Teheran, 14 giu – L‘Iran ha respinto categoricamente le “accuse infondate” degli Stati Uniti riguardo l’attacco contro due petroliere nel golfo dell’Oman, dopo che il sottosegretario americano, Mike Pompeo, ha attribuito l’incidente a Teheran. Lo ha comunicato la missione iraniana all’Onu, sottolineando di “condannare nei termini più forti” tali affermazioni. “La guerra economica degli Stati Uniti e il terrorismo contro il popolo iraniano, nonché la loro massiccia presenza militare nella Regione, sono stati e continuano ad essere le principali fonti di insicurezza e instabilità nel Golfo Persico“, si legge in una dichiarazione.
“Dagli Usa sabotaggio diplomatico”
“Il fatto che gli Stati Uniti siano immediatamente saltati a lanciare accuse contro l’Iran senza l’ombra di una prova fondata o circostanziata – ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif – mette in luce che Washington e i suoi alleati sono passati al piano B: il sabotaggio diplomatico – includendo Shinzo Abe – e il trucco del terrorismo economico contro l’Iran”. “E’ ironico – continua la nota – che gli Stati Uniti, che si sono ritirati illegalmente dall’Accordo sul nucleare iraniano, ora chiedano all’Iran di tornare ai negoziati e alla diplomazia”. Secondo la missione di Teheran alle Nazioni Unite “né le invenzioni e le campagne di disinformazione, né le accuse senza vergogna degli altri possono cambiare la realtà: gli Stati Uniti e i loro alleati regionali devono fermare il bellicismo”.
Il video diffuso dagli Usa
In un video fatto circolare dal Pentagono, annunciato ieri dall’amministrazione Usa, si vede quella che viene descritta come una imbarcazione con dei Guardiani della Rivoluzione iraniani (Pasdaran), intenti a rimuovere quella che secondo gli Usa sarebbe una mina magnetica inesplosa dal fianco della petroliera giapponese, la Kokuka Courageous, colpita ieri nel Golfo di Oman, in concomitanza con l’ultimo giorno del viaggio in Iran del premier giapponese Abe, volto a mediare i rapporti tra il governo di Teheran e degli Stati Uniti sul nucleare. Le immagini in bianco e nero circolano in queste ore sui media. Il video, secondo l’amministrazione Usa, dimostrerebbe che gli iraniani, dopo l’esplosione di una mina, avrebbero cercato in questo modo di rimuovere prove del loro coinvolgimento nell’attacco. L’armatore giapponese di una delle due petroliere attaccate afferma che il suo equipaggio ha visto una unità iraniana nelle vicinanze. Ma, attenzione: l’armatore, proprietario della petroliera Kokuka Courageous, riferisce di aver notato “oggetti volanti” prima dell’esplosione, escludendo in questo modo che a causare i danni siano state mine, come sostenuto dagli Stati Uniti. Durante la conferenza stampa, l’armatore ha anche escluso che la nave fosse stata colpita da un siluro, dicendo che i danni, secondo l’equipaggio, sarebbero provocati da “proiettili”.
Ludovica Colli