Roma, 12 giu – Alla fine, dopo settimane di continui scontri nella maggioranza, il Consiglio dei ministri dà il via libera al decreto Sicurezza bis, tanto voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Avevo chiesto io di rinviarlo – ammette il premier Giuseppe Conte – perché fissare il Cdm a due giorni della giornata elettorale non mi pareva opportuno…”. Ora che il decreto è passato, il titolare del Viminale esprime soddisfazione. “Habemus decretum. E’ un passo verso la sicurezza del Paese“: esordisce così Salvini, in conferenza stampa con Conte e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, al termine del Cdm, sottolineando l’assoluta costituzionalità del testo. Nei 18 articoli del decreto licenziato ieri, c’è un’ampia parte che riguarda un’ulteriore stretta nell’azione di contrasto dell’immigrazione clandestina. Ma anche un ulteriore giro di vite sulle Ong, più rigore nella gestione dell’ordine pubblico, assunzioni per la notifica di sentenze a carico di condannati ancora liberi, stretta sugli ultras del calcio. Ma vediamo nel dettaglio le misure più importanti.
Immigrazione: sanzioni e confisca della nave
Scompare il riferimento diretto alle attività di soccorso degli immigrati, ma l’articolo 1 prevede che il ministro dell’Interno possa “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica” ossia quando si concretizzano le condizioni di cui all’articolo 19 della Convenzione di Montego Bay (sul cosiddetto “passaggio inoffensivo”). Il provvedimento viene adottato “di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del Consiglio dei ministri”. In caso di violazione del divieto notificato al comandante e, se possibile, all’armatore e al proprietario della nave (articolo 2) “si applica a ciascuno di essi la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000“. In caso di reiterazione, scatta “la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare“. Nel contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (articolo 4) agenti stranieri possono partecipare ad operazioni di copertura sul territorio nazionale: il loro impiego viene finanziato con 500 mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021.
Manifestazioni pubbliche
L’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo che renda difficile il riconoscimento della persona in caso di manifestazioni viene punito (articolo 6) “con l’arresto da due a tre anni e con l’ammenda da 2.000 a 6.000 euro”. Chiunque “nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere, è punito con la reclusione da uno a 4 anni”.
Manifestazioni sportive
Il capo III (dall’articolo 13 in poi) si occupa di violenza nelle manifestazioni sportive. Il questore può disporre il divieto di accesso ai luoghi in cui tali manifestazioni si svolgono nei confronti di “coloro che risultino denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza”; “coloro che risultino avere tenuto, anche all’estero, sia singolarmente che in gruppo, una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione”; “coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti” per tutta una serie di reati. Il divieto può essere disposto anche per le manifestazioni sportive che si svolgono all’estero e, per quelle che si svolgono in Italia, dalle competenti autorità degli altri Stati Ue.
Stretta contro gli ultras
Vietato ai club “corrispondere, in qualsiasi forma, diretta o indiretta, sovvenzioni, contributi e facilitazioni di qualsiasi natura, compresa l’erogazione di biglietti e abbonamenti o di titoli di viaggio a prezzo agevolato o gratuito” ai soggetti raggiunti da Daspo, ai destinatari dei provvedimenti previsti dall’articolo 6 del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, ai condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
Potenziamento personale amministrativo
Cinque articoli infine sono dedicati a “disposizioni urgenti per il potenziamento dell’efficacia dell’azione amministrativa a supporto delle politiche di sicurezza“. “Il ministero della Giustizia è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale”. Investimenti previsti in “3.518.433 euro per il 2019 e in 24.629.026 euro per il 2020”, “per eseguire le pene dei condannati in via definitiva che sono 12 mila solo a Napoli e provincia”.
Adolfo Spezzaferro
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[…] che se ne frega, e l’Unione europea al solito dorme”. La Rackete, in base al decreto Sicurezza bis, oltre alla multa fino a 50 mila euro, rischia ora come ipotesi di reato le accuse di rifiuto di […]