Roma, 3 giu – La propaganda che uccide nuovamente la corretta informazione, e con lei tutti coloro che sono morti per combattere il terrorismo. Il presidente della Repubblica Mattarella ha deciso di conferire, nel giorno della Festa della Repubblica, alla giornalista italo-siriana Asmae Dachan, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito per i servigi resi all’informazione come giornalista.
Dachan e le menzogne sulla Siria
Ciò che dev’essere contestato a questa decisione non è il fatto che la persona in questione sia musulmana, porti il velo o che il padre sia imam, niente di tutto ciò costituisce un problema da un punto di vista della Costituzione italiana e finché vengono rispettate le leggi italiane. Quelli che hanno urlato al caso per accusare questa persona di radicalismo e farneticare di un’ipotetica islamizzazione dell’Italia, metodo tanto caro ai nuovi movimenti pseudo-sovranisti bannoniani, non conoscono l’ambiente, e in realtà anche loro hanno ucciso l’informazione sulla Siria, perché hanno messo in secondo piano quello che deve essere veramente contestato a questa giornalista. È infatti ridicolo accusare questi ambienti di radicalizzazione ed estremismo, essendo di solito molto vicini agli ambienti progressisti del Partito Democratico (basti pensare a Sumaya Abdel Qader, eletta col Partito Democratico a Milano, e Khalid Chaouki), dell’Anpi ed impegnati nel così detto dialogo interreligioso, la stessa Dachan scrive per l’Avvenire. La realtà è che questi ambienti che millantano piani umanitari di pace e fratellanza universale, vicini ad organizzazioni politiche come la Fratellanza musulmana, hanno ancora il sostegno, dopo centinaia di migliaia di vittime tra i civili siriani, di importanti ambienti e partiti nazionali.
Ma Assad ha protetto le minoranze
E ciò è veramente vergognoso se si considera che l’esercito governativo siriano e i suoi alleati hanno protetto e difeso le minoranze cristiane in Siria, e che l’Italia, in quanto paese a maggioranza cattolica, avrebbe dovuto sostenere, invece di mistificare le notizie sulla Siria. Ed è per questo che contestiamo la decisione del Presidente della Repubblica, ci opponiamo alla propaganda di mistificazione della giornalista Dachan e dei suoi colleghi sulla Siria.
Un recente articolo della Dachan sulla liberazione di Idlib, ultima roccaforte dei terroristi in Siria, da parte dell’esercito governativo siriano, da lei accusato di compiere una “strage”.
Evento sponsorizzato dall’Anpi
La Dachan fin dall’inizio della crisi siriana è stata impegnata in questa mistificazione delle notizie provenienti dalla Siria, le foto in cui appare accanto alla bandiera “colonialista” a tre stelle sono facilmente reperibili, e numerosi sono gli articoli in cui accusa il governo legittimo di Bashar al-Assad di utilizzare bombe chimiche – notizie poi smentite dalle fonti internazionali.
La filosofia “mondialista”
La verità è che questi ambienti, a cui figure come Asmae Dachan e Sumaya Abdel Qader sono legate, sono assolutamente in linea con l’ideologia liberal-progressista e mondialista propagandata dai mass media e dai partiti come Pd, +Europa e simili, essi sono nemici dei popoli, delle loro identità e della loro sovranità, in Italia come all’estero, ideologicamente mondialisti e progressisti, ma in Medioriente alleati dei peggior elementi oscurantisti e terroristi. Sumaya Abdel Qader, consigliera comunale di Milano, ha subito cercato di difendere la giornalista Dachan dall’attacco “islamofobo”, è interessante il fatto che proprio lei è una delle protagoniste di un docu-film intitolato Porto il velo, adoro i Queen (2017), un documentario che teoricamente dovrebbe parlarci di come le musulmane si siano integrate bene in Italia, eppure, come ci mostra il trailer, facilmente reperibile su internet, in questo film è presente propaganda e mistificazione contro il legittimo governo siriano e i suoi alleati, intervenuti su richiesta del legittimo governo stesso. Dobbiamo dire che sì, in effetti si sono proprio integrate bene nel sistema, e ripetiamo, onde non correre il rischio di essere accusati di islamofobia, visto che a noi non interessa alimentare il conflitto tra culture e religioni, come hanno fatto invece i gruppi terroristici sostenuti da questi ambienti, che il problema non è il loro essere musulmane o portare il velo, ma il fatto che si siano allineate con la peggior propaganda mondialista, diritto-umanista e progressista, nemica dei popoli e delle identità locali.
Giustizia per il popolo siriano
Nonostante la catastrofe siriana, per la quale speriamo sia conclamata nei fatti l’origine dolosa del conflitto da parte di potenze estere che hanno eterodiretto decine di gruppi terroristici, le istituzioni italiane, nella figura del Presidente della Repubblica, premiano addirittura chi ancora fa propaganda per la destabilizzazione della Siria. Questo è ancora più grave considerato che molti paesi europei stanno invece avviando trattative con il legittimo governo di Damasco per la riapertura dei rapporti commerciali e diplomatici. Speriamo che questo nostro governo, tanto bravo a parlare di sovranità ed interesse nazionale, s’impegni ad attuare una politica di amicizia con i partner storici dell’Italia come la Siria e interrompa ogni rapporto, formale e non, con ambienti finto umanitari che in Italia agiscono per la destabilizzazione di paesi sovrani e amici, contribuendo nei fatti a portare instabilità nell’area mediterranea. L’Italia dovrebbe fare anch’essa i suoi interessi e riappropriarsi del ruolo di principale partner occidentale della Siria invece di sostenere ancora “zone grigie”; che lo stesso popolo siriano ha sconfitto nei fatti.
Hanieh Tarkian
2 comments
Mattarella è in pieno accordo con le oligarchie europee che ancora hanno imposto sanzioni ai siriani, facendo soffrire anocora di piu’ queso popolo tollerante e multiconfessionale martorizzato dai terroristi finanziati dall’ occidente e Israele.La cosa assurda è che i cristiani sono parte importante della Siria come ha detto Assad e le prime chiese cristiane furono in Siria.Ma è proprio questo che fà feroci le iene che la vogliono distruggere; loro vogliono paesi divisi fortemente tra religioni per fare continue guerre e conquiste con annessi genocidi e furto di risorse e terre
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