Washington, 29 mag – Huawei passa al contrattacco e fa causa al governo Usa. Il colosso cinese delle telecomunicazioni, finito nel mirino dell’amministrazione Trump nell’ambito della guerra commerciale con Pechino, chiede infatti a un tribunale statunitense di ritenere incostituzionale il divieto imposto da Washington alle aziende Usa di acquistare le proprie apparecchiature di rete per motivi di sicurezza nazionale, citando i legami della società con il governo e con l’intelligence cinese.
La mozione presentata in Texas
Huawei ha presentato alla Corte Distrettuale Est del Texas una mozione che mette in discussione la costituzionalità di una sezione del National Defense Authorization Act (Ndaa), convertito in legge dal Congresso l’estate scorsa, che vieta alle agenzie governative statunitensi e ai loro contraenti di utilizzare apparecchiature di telecomunicazioni di Huawei e della sua rivale cinese Zte. La mossa ha lo scopo di accelerare il processo per fermare “l’azione illegale” contro la società, fs sapere Huawei in una dichiarazione. A marzo il colosso cinese aveva già presentato un ricorso in cui affermava che la legge che limita la vendita delle sue apparecchiature negli Stati Uniti è incostituzionale.
“Governo Usa non ha fornito prove su nostra minaccia alla sicurezza”
“Il governo degli Stati Uniti non ha fornito alcuna prova che Huawei costituisca una minaccia per la sicurezza, solo supposizioni” ha detto il responsabile dell’ufficio legale della sociatà, Song Liuping, secondo il quale la legge “stabilisce direttamente che Huawei è colpevole, imponendogli molti vincoli con l’ovvio obiettivo di cacciarlo dal mercato statunitense”. “Questo approccio di utilizzare la legislazione invece delle sentenze è un atto tirannico ed è esplicitamente vietato dalla Costituzione americana“, sottolinea Song. Lo chief legal office di Huawei inoltre pone l’attenzione sul fatto che la decisione di mettere l’azienda, che è anche il secondo produttore mondiale di smartphone, sulla cosiddetta blacklist commerciale “crea un precedente pericoloso” che danneggerà miliardi di consumatori. “Questa decisione minaccia di danneggiare i nostri clienti in oltre 170 Paesi, inclusi oltre tre miliardi di consumatori che utilizzano prodotti e servizi Huawei in tutto il mondo”. Inoltre, “impedendo alle aziende americane di fare affari con Huawei, il governo danneggerà direttamente più di 1.200 aziende americane, con conseguenze su decine di migliaia di posti di lavoro americani”.
Ludovica Colli