Londra, 28 mag – “Mi sto recando a Bruxelles proprio in questo momento e non mi precludo alcuna possibilità, sono openminded, ma la mia preferenza è per continuare con il gruppo Efdd” dice Nigel Farage.
“E se la Brexit non va in porto…”
Sull’opzione di entrare nell’Efn di Salvini e Le Pen, Farage rimane ambiguo: “Non ne ho idea al momento”: secco, quindi, in tal proposito il vincitore delle elezioni europee nel Regno Unito. Inoltre, Farage anticipa che, qualora vi fossero nuove elezioni per il Parlamento britannico e il suo rinnovamento, si candiderà come Primo ministro. Ma con una doverosa precisazione: “E’ esattamente quello che farò qualora la Brexit non andasse in porto“. Farage, che nel voto europeo ha ottenuto il 31,7% dei consensi, dichiara che torna al Parlamento europeo “per dar voce al fatto che il Regno Unito deve andarsene e per avvertire l’Unione europea che non bisogna concedere alcuna estensione rispetto alla data del 31 ottobre già fissata per la Brexit“.
E Brexit ha polverizzato i concorrenti
Nigel Farage col suo partito dal nome chiaro e incontestabile Brexit, che ha visto la vittoria schiacciante con il 33%, polverizzando tutti i concorrenti: i laburisti, fermatisi sotto il 15% perdono dieci punti. Theresa May e i Tories guadagnano meno del 9% e, quindi, ne perdono quasi 16: la premier ha, infatti, annunciato venerdì le sue dimissioni, fissandole per il 7 giugno prossimo ventura.
Ilaria Paoletti