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Sinistra e M5S coprono i centri sociali: “Polizia pesta il giornalista ma la colpa è di CasaPound”

by Cristina Gauri
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Roma, 24 mag – Gli antifascisti cercano di assaltare il comizio di CasaPound? Per quasi tutti la colpa è delle tartarughe frecciate. Il problema, infatti è che CasaPound esiste. Se non ci fosse, non ci sarebbero problemi. Se ci va poi di mezzo un giornalista di Repubblica, trovatosi tra i mastini rabbiosi (ma tanto mansueti quando si tratta di obbedire ai padroni) di Anpi e Arci e la polizia che carica i facinorosi, è ancora colpa del movimento di Iannone. In queste ore, uno dopo l’altro, vari esponenti dem e pentastellati hanno fatto a gara a soffiare ulteriormente sul fuoco del clima d’odio che loro stessi stanno contribuendo a creare, puntando il dito contro l’unico capro espiatorio possibile in questa campagna elettorale che ha toccato delle vette di mistificazione inimmaginabili – persino per loro. Forse sperano che ci scappi il morto, chissà. Fatto sta che la narrazione, o meglio il ricatto, del “se date agibilità all’ultradestra poi non lamentatevi quando i centri sociali mettono a ferro e fuoco la città” ricorda molto la retorica della donna stuprata che non doveva mettersi la minigonna.

Narrazione ribaltata

Luigi Di Maio, ospite ieri sera ad Agorà, non ha dubbi: “In questo Paese si cerca di soffiare sul fuoco di ultradestra contro centri sociali”. Ribaltando completamente la narrazione, in prima serata su una rete nazionale, il vicepremier si permette di raccontare agli italiani esattamente l’inverso di quello che è successo. Tale è la disperazione dei pentastellati all’alba del 26 maggio. Per Roberta Pinotti, ministro della Difesa nei governi Renzi e Gentiloni, la colpa è di chi ha concesso la piazza CasaPound: “Come mai è stato consentito a CasaPound di chiudere la sua campagna a Genova, medaglia d’oro nella lotta antifascista? C’è stata una sottovalutazione da parte dell’amministrazione comunale”

Lo show delle bugie

La senatrice Elena FattoriM5S, rincara con il solito estenuante ritornello: “Già difendere a manganellate un convegno di CasaPound che in uno stato serio dovrebbe essere sciolto per apologia di fascismo è surreale”. Eppure, le tartarughe si presentano democraticamente alle elezioni. Come si dice a Roma in questi casi: in culo ti ci entra in testa no… Fratoianni coglie invece l’occasione per chiamare Salvini “ministro del disordine” spiegando come sia “incredibile che per far parlare 15 fascisti ad una manifestazione che non doveva svolgersi, una città venga bloccata con incidenti, feriti e fermati.” Ma il capolavoro di mistificazione e malafede lo compie il solito Fiano, che bolla CasaPound nel novero delle “Forze che hanno rialzato la testa e spesso mettono nel mirino proprio i giornalisti”. E conclude: “Iniziative di gruppi così estremisti possono essere foriere di problemi di ordine pubblico. E la risposta non può essere la violenza contro chi protesta“. Quindi coccole per i suoi amichetti dell’Anpi che devastano le città, repressione per le tartarughe e tutte le forze “estremiste”. 

Cristina Gauri 

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1 commento

Michele 24 Maggio 2019 - 3:07

Tanto clamore per un giornalista ferito per.disordini provocato dai soliti facinorosi.non è cambiato nulla da quanto Ugo Venturini fu ucciso, anzi qualcuno evidentemente rimpiange quei tempi in cui anche la polizia si girava o fingeva non vedere

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