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Giorgetti all’attacco: “Stallo colpa del M5S, Conte non è più super partes”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 20 mag – Mentre cresce l’attesa per il Consiglio dei ministri – l’ultimo prima del voto di domenica per le Europee – che dovrebbe essere convocato per oggi, il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti, in una intervista alla Stampa, accusa i 5 Stelle di fare opposizione interna. “In queste ultime tre settimane il governo è in stallo per la campagna elettorale. Doveva essere una campagna sulle cose da fare in Italia e in Europa, invece siamo rimasti alle varie ed eventuali. Al caos“, spiega. In effetti, i due alleati sono in rotta su tutti i fronti, tanto che appare davvero difficile ricucire, dopo il voto. “La campagna elettorale ha paralizzato il governo“, riconosce Giorgetti, che da giorni è fortemente critico sulla situazione. E addossa la responsabilità dello stallo ai pentastellati.

Il Cdm della discordia

“Il Consiglio dei ministri (di oggi, ndr) era fissato per il decreto Sicurezza ora siamo in surplace come nel ciclismo – spiega il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – perché è nato all’ultimo momento il decreto Famiglia e (i 5 Stelle, ndr) lo hanno messo come contrappeso o come ricatto contro Salvini“. Giorgetti sa bene che tutti questi sono “bracci di ferro in chiave elettorale”. Ma il leghista avverte il capo politico del M5S Luigi Di Maio: “C’è bisogno di affrontare i temi che servono agli italiani. La campagna elettorale a tanti non interessa“. Il leghista è critico verso gli alleati pentastellati: “Loro con i punti fermi non aiutano a risolvere i problemi – spiega – il Paese ha bisogno di sbloccarsi e loro hanno posizioni, magari legittime dal punto di vista ideologico, ma troppo ideologiche”.

Giorgetti: “Conte non è più super partes

Poi Giorgetti attacca anche il premier Giuseppe Conte che, a suo avviso, “ha cercato e cerca di interpretare un ruolo di mediazione che non può essere solo quello dei buoni sentimenti”. “La sensibilità politica lui non ce l’ha e quando lo scontro si fa duro ed è chiamato a scendere in campo fa riferimento alla posizione politica di chi lo ha espresso – conclude – non ha i pregiudizi ideologici del mondo grillino. Ma lui non è una persona di garanzia. E’ espressione dei 5 Stelle ed è chiamato alla coerenza di appartenenza”.

Zingaretti: “Governo fermo, non capisco perché vanno avanti”

“Il governo ha due idee di governo contrapposte e il Paese si è fermato. Lo dicono anche loro, oggi lo dice Giorgetti: il governo è paralizzato. Però non capisco perchè continuano, non lo capisco“. Così il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti a Rtl 102.5 coglie la palla al balzo in merito allo stallo nella maggioranza gialloverde. “Il ministro del Tesoro ha detto che i conti sono allo sfascio mi auguro che il governo non metta la patrimoniale, mi auguro che qualunque azione metta per tappare i buchi che il governo stesso ha fatto sia ispirata alla progressività”, prosegue Zingaretti. “Le politiche economiche del governo hanno fermato l’Italia”, “Giorgetti dice che il governo si è fermato, non capisco perchè vanno avanti”, conclude il leader del Pd.

Adolfo Spezzaferro

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