Roma, 6 mag – Michela Murgia si inserisce nella polemica del Salone del Libro di Torino che ospiterà lo stand dell’editore Altaforte. Dopo la rinuncia a presenziare dell’Anpi, fioccano le defezioni di artisti e scrittori: prima gli scrittori del collettivo Wu Ming, dopo di loro il saggista e storico Carlo Ginzburg, poi è stata la volta del fumettista Zerocalcare.
Michela Murgia: “Non bisogna cedere spazio ai fascisti”
Diverso è il pensiero della scrittrice sarda Michela Murgia, la “geniale” autrice del Fascistometro. Attraverso un post su Facebook spie che lei, invece, parteciperà al Salone del Libro di Torino: “Se CasaPound mette un picchetto nel mio quartiere che faccio, me ne vado dal quartiere? Se la Lega governa il paese chiedo forse la cittadinanza altrove? No. Non lo faccio”.
“E non lo faccio perché da sempre preferisco abitare la contraddizione piuttosto che eluderla fingendo di essere altrove. Per questa ragione al Salone del libro di Torino io ci andrò e ci andranno come me molti altri e altre. Lo faremo non ‘nonostante’ la presenza di case editrici di matrice dichiaratamente neofascista, ma proprio ‘a motivo’ della loro presenza. Siamo convinti che i presidii non vadano abbandonati, né si debbano cedere gli spazi di incontro e di confronto che ancora ci restano” ha quindi spiegato la Murgia.
Infine la scrittrice ha invitato i lettori all’appuntamento, con una presenza che veste i panni della protesta: “Chiedo ai lettori e alle lettrici che verranno a sentirmi SABATO 11 ALL’ARENA BOOKSTOK ALLE 18:30 di venire con un libro che per loro incarni e rappresenti i valori della democrazia, dell’umanità e della convivenza offesi dal fascismo e dal nazismo. Alla fine del reading vorrei vedere quei libri sollevati come uno scudo silenzioso, come un argine di storie potenti da contrapporre a chi la storia la vorrebbe negare e riscrivere. L’unica difesa contro un presente senza coscienza è ricominciare a proteggere la memoria insieme”.
Ilaria Paoletti
7 comments
Continuano ad accostare fascismo e nazismo e a parlare di nazifascismo.Il fascismo è stato un movimento che metteva al centro lo stato nella vita economica e nel controllo del credito e per questo fà paura ai poteri occulti privati stranieri che si sono comperati il paese svenduto da traditori.Il nazismo è stato un movimento che ha incluso elementi di razza non presenti nel fascismo.L’antifascismo serve ai banchieri per mettere nell’ angolo qualunque movimento identitario nazionalista che possa riappropriarsi delle imprese e banche nazionali privatizzate e svendute.
Per quanto riguarda la Murgia se partecipa o meno alla fiera del libro agli italiani spesso costretti dalla sinistra a rovistare nella spazzatura o ad avere un lavcoro precario, non frega assdolutamente una
bella minchia!
Caspiterina, che coraggio questa gentil donna! Opporre una falange di libri partigiani contro gli assalti dell’inchiostro neofascista! Si sarà ricordata degli scudi Spartani e dei dardi persiani?
A Miche’,dillo che Salvini ti fa sangue!:)
[…] 24 giu – Michela Murgia sembra avere un chiodo fisso e il nome di quest’ossessione è CasaPound. La scrittrice de L’abbacadora che ad ogni critica nei suoi confronti chiama allo […]
[…] Ilaria Paoletti – Roma, 24 giu – Michela Murgia sembra avere un chiodo fisso e il nome di quest’ossessione è CasaPound. La scrittrice de L’abbacadora che ad ogni critica nei suoi confronti chiama allo […]
[…] si è pure dimesso dal comitato del Salone. Poi a seguire si sono scatenati vari soggetti, come Michela Murgia o la presidente dell’Anpi, per arrivare (passando per il Museo di Auschwitz) fino ai 5 Stelle […]
[…] si è pure dimesso dal comitato del Salone. Poi a seguire si sono scatenati vari soggetti, come Michela Murgia o la presidente dell’Anpi, per arrivare (passando per il Museo di Auschwitz) fino ai 5 Stelle […]