Roma, 1 mag – Alessandro Sallusti ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica ha impartito al pubblico e ali ospiti presenti una lezione sull’origine della “canzone partigiana” Bella Ciao. “Bella Ciao non poteva essere la canzone di tutti perché è una fake news, nessun partigiano ha mai cantato Bella Ciao – ha affermato il direttore del Giornale – non c’è traccia di Bella Ciao nella Resistenza, è stata introdotta negli anni 50 dalla retorica comunista proprio per impossessarsi definitivamente di un fenomeno, quello appunto della Resistenza, di cui il Partito Comunista è stato una parte minoritaria. Tuttavia è riuscito nel suo intento perché ancora oggi dopo settant’anni immaginiamo che i partigiani fossero tutti quanti comunisti e che cantassero Bella Ciao. Non è vera né l’una né l’altra cosa”. Dopo di ché ha anche il tempo per fustigare il vignettista Vauro Senesi che, parlando della necessità di insegnare il fascismo nelle scuole tuona: “L’istruzione è il primo anticorpo contro il fascismo”, tuona il vignettista. Ma Sallusti replica: “In quella scuola si sono dimenticati di insegnare le Foibe e la strage di Osoppo e tante altre cose ancora”.
#BellaCiao? Una fake news. Un estratto (con Vauro) da #QuartaRepubblica di ieri sera pic.twitter.com/r3v7gxkolx
— Alessandro Sallusti (@alesallusti) 30 aprile 2019
Cristina Gauri
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