Roma, 11 apr – Secondo l’Istat e il suo rapporto Noi Italia, il nostro Paese e Spagna sono le nazioni “fanalino di coda” per tasso di fecondità in Europa.
Scarso ricambio generazionale
La stima per il 2018 si attesta su una media di 1,32 figli per donna, coerentemente con il 2017: tale valore è inferiore alla “soglia di rimpiazzo”, ovvero quello che banalmente può essere definito il ricambio generazionale.
L’età media della madre italiana è di 31,9 anni: le mamme più giovani sono quelle del sud. Mentre dal 2017 il numero dei matrimoni si riduce in misura sensibile con 3,2 matrimoni per mille abitanti. Si conferma quindi l’Italia come uno dei Paesi dove ci si sposa meno.
Meno italiani e sempre più vecchi
La popolazione, dunque, diminuisce ed invecchia. Un terzo degli abitanti si concentra in appena tre regioni: Lombardia, Lazio e Campania – confermando però il dato che al sud esiste l’area più popolata del Paese, che però sta perdendo più residenti.
Gli indici di vecchiaia e di dipendenza crescono vertiginosamente: al 1 gennaio 2018, la quota è, rispettivamente, di 168,9 (anziani ogni cento giovani) e 56,1 (persone in età non lavorativa ogni cento in età lavorativa). Al Centro-nord i valori più elevati. In ambito europeo, l’Italia si mantiene al primo posto nella graduatoria decrescente per l’indice di vecchiaia e tra i primi sei Paesi per l’indice di dipendenza.
Ilaria Paoletti