Salò, 9 apr – Benito Mussolini resta cittadino onorario di Salò, in provincia di Brescia. Almeno fino all’insediamento del prossimo Consiglio comunale. Infatti è stata rigettata la mozione presentata da un consigliere di minoranza. “La questione dovrà affrontarla la prossima amministrazione che uscirà dal voto di maggio”, ha detto il sindaco Gianpiero Cipani, esponente di centrodestra. “In questo momento siamo in campagna elettorale e il tema crea una tensione inutile“, ha aggiunto il primo cittadino di Salò, che – come è noto – fu capitale della Rsi, Repubblica sociale italiana.
La decisione del Consiglio comunale
Il Duce fu insignito di tale onorificenza il 23 maggio del 1924, tra poco più di un mese quindi saranno passati 95 anni. Nei giorni scorsi il consigliere di minoranza Stefano Zane (lista “Scelgo Salò”) aveva chiesto la revoca di una cittadinanza da lui giudicata, insieme agli eventi di quegli anni, “ha rappresentato uno dei momenti più bui della nostra storia“. Tuttavia, è stata approvata una “questione pregiudiziale” che vale come sospensiva, come previsto dal regolamento del Consiglio comunale. “Questa mozione, gli articoli di giornale, il dispiegamento di forze dell’ordine – ha detto il capogruppo di maggioranza, Gualtiero Comini – hanno creato una forte turbativa alla situazione politico-amministrativa della nostra città“. Un clima di tensione che avrebbe potuto pregiudicare anche la prossima campagna elettorale. Ecco perché è meglio rimandare tutto, sostiene la maggioranza. Contraria la minoranza, ovviamente: “La maggioranza così facendo se ne lava le mani – ha detto il consigliere Zane – e con motivazioni ridicole. Non hanno avuto il coraggio di affrontare l’argomento”.
Ludovica Colli