Roma, 8 aprile – E’ cresciuto molto negli ultimi anni il settore della sigaretta elettronica. Commerciate per la prima volta in Cina nel 2003, questi dispositivi si sono diffusi in Italia e in Europa a partire dalla fine del primo decennio del 2000, per poi conoscere un graduale sviluppo fino al “boom” di pochi anni fa. Certamente, si sono dimostrate lo strumento più efficace per superare il tabagismo e l’uso delle sigarette tradizionali, che con le decine di sostanze nocive contenute rappresentano certamente un grave rischio della salute. Una pratica che in Italia è ormai comunemente denominata svapo (sostantivo proveniente dal neologismo svapare, ovvero secondo quanto riporta la Treccani “Fumae una sigaretta elettronica, emettendo il caratteristico vapore simile al fumo).
La loro utilità è stata sottolineata dallo stesso Umberto Veronesi che, quando era ancora in vita, ha inviato una lettera all’OMS insieme ad altri colleghi per sottolineare che “Le prime attestazioni confermerebbero, fra gli “svapatori”, un migliore stato generale di salute rispetto ai più tradizionali tabagisti e una significativa riduzione del numero di vite perse ogni anno a causa del fumo di sigaretta. (…) Non è possibile non tenere conto di questi fondamentali aspetti, specie della potenziale inefficacia sui tumori, e diffondere messaggi fuorvianti sulla nocività delle e-cig – dichiarano i tre esperti -quando, invece, possono favorire una accelerazione verso la fine del tabagismo che da decenni si auspica. Ragion per cui queste “nuove” sigarette sono da considerarsi “parte della soluzione” ai danni causati dal fumo, e non parte del problema”.
Intorno alla sigaretta elettronica si è formata anche una attivissima comunità di appassionati, attiva sia tramite i social network che i più tradizionali forum, e nel tempo è sempre più cresciuta l’offerta di prodotti che possano soddisfare le relative esigenze dei consumatori. Così ad esempio, oltre al tradizionale “tiro di guancia”, più simile al modo in cui normalmente si aspira una sigaretta, particolare successo hanno riscosso negli ultimi anni i dispositivi per il cosiddetto “tiro di polmone”, amato da molti svapatori anche per la possibilità di creare grandi nuvole di vapore.
La crescita del fenomeno ha causato, negli ultimi anni, anche vari interventi normativi nel nostro Paese. Tra questi, oltre a una tassazione sui liquidi che è stata oggetto di polemiche e ricorsi ai tribunali, la necessità per i venditori di avvalersi di un apposito deposito fiscale autorizzato dall’AAMS. Più recentemente, l’agenzia dei Monopoli ha chiarito però che, per quanto riguarda la vendita online del liquido sigaretta elettronica, essa possa essere praticata solo da chi autonomamente detenga un proprio deposito fiscale autorizzato.
Ed in questo senso si è mosso Smo-king, uno dei maggiori siti di vendita online per sigaretta elettronica, accessori e liquidi., che dopo aver ottenuto da AAMS autorizzazione con deposito fiscale è tornata a vendere online nel pieno rispetto delle norme vigenti. Un’ottima occasione dunque per vecchi e nuovi svapatori per poter acquistare direttamente nel web non solo sigarette elettroniche e relativi accessori, ma anche i relativi liquidi con e senza nicotina, con la sicurezza di poter utilizzare prodotti testati e sicuri.
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Complimenti! Non ho mai letto un post così interessante!
interessante articolo complimenti per la corretta informazione