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“Arrestate Salvini, ministro della guerra civile”. Santoro fa ancora la vittima

by Cristina Gauri
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Roma, 20 mar – Il sequestro della nave Ong Mare Jonio, operato ieri dalla Guardia di Finanza e in seguito al quale la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ha dato la stura al solito calderone dei commenti indignati e delle stigmatizzazioni da parte dell’élite culturale progressista. Anche il giornalista e conduttore Michele Santoro ha pensato di dovere dire la sua nei soliti modi pacati e mai iperbolici, con un editoriale sul sito Michelesantoro.it.

“Arrestate lui”

“Arrestate lui”, è il titolo del pezzo. Si sa, la sinistra accusa gli opponenti politici di esprimersi con frasi fatte e artifici retorici che “parlano alla pancia del Paese” ma si sente autorizzata ad utilizzare le stesse tecniche quando è il proprio turno di fare reprimenda. E quindi perché non iniziare con il classico “mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di avere un ministro dell’Interno che si chiama Matteo Salvini”. Per Santoro il vicepremier è “uno che ha trasformato il Viminale, che dovrebbe essere la casa sicura di tutti, in un’agenzia di pubblicità al servizio di un partito, uno che dovrebbe garantire il rispetto della legge e invece non fa altro che violarla“. In una sorta di emulazione di Roberto Saviano, che aveva soprannominato il leader del Carroccio “ministro della malavita”, Santoro lo chiama “il ministro della guerra civile: trattiene impunemente gente inerme in ostaggio, si sostituisce ai magistrati nell’indicare reati, celebra processi sommari pronunciando a mezzo stampa sentenze che prevedono il carcere per chi non condivide la sua disumanità. Salvini è un pericolo per la nostra democrazia e continuare a sottovalutarne la natura eversiva è una responsabilità che non voglio condividere. Ogni giorno che passa – aggiunge Santoro – il suo disprezzo per le minoranze si fa più grande e minaccioso e la civile convivenza tra diversi nel nostro Paese diventa più improbabile”. un “disprezzo per le minoranze” che fa il paio con l’indifferenza che la sinistra prova verso gli italiani. E conclude: “Dialoga con i fascisti, si presenta ai convegni dei tradizionalisti che insorgono contro i diritti civili e la libertà della donna, viola i principi su cui si basa la nostra Costituzione che ha giurato solennemente di rispettare. Se c’è uno che va processato è lui. Se c’è uno che ha invaso la nostra vita è lui. Se c’è uno che va arrestato è lui”.

Cristina Gauri

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3 comments

Vito ernesto 20 Marzo 2019 - 9:34

Spero vivamente che il ministro Dell interno in carica cominci a denunciare per falso ideologico e crimini contro il popolo italiano. Perché il popolo stesso per fare stare zitti questi personaggi sui libri paga Dell Europa non sta facendo nulla.

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Commodo 20 Marzo 2019 - 5:44

Lui e la sua sinistra di merda hanno invaso le nostre vite! Dal 1943 ad oggi! Loro impediscono al cittadino di urlare il suo dolore e la sua rabbia! Proprio come profetizzavano i “protocolli” hanno scritto leggi ad estrema tutela di ogni delinquente, come le leggi zampa & mancino, talmente discriminatorie nei confronti di chi e davvero Italiano, non perché un qualche radical chic ha voluto che fosse scritto su un pezzo di carta, che mi sono sempre chiesto come non sia veramente scoppiata la guerra civile! Homo ributtante dentro e fuori! VIVA IL MINISTRO SALVINI!!!

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Stefano Massa 21 Marzo 2019 - 6:56

Il partito dei traditori è cioè il Pd e tutta la classe intellettuale, giornalisti fancazzisti che non hanno mai lavorato, gente che di mestiere scrive, parla, ma in realtà sono sul libro paga delle banche, delle multinazionali e di Bruxelles, hanno devastato questo paese favorendo un immigrazione senza senso, ora che non hanno più il potere di pontificare come prima stanno rosicando.

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