Milano, 19 mar – Emanuele Fiano è protagonista dell’ennesima crociata imperniata sul nulla. A qualche giorni di distanza dal derby meneghino, infatti, ci comunica a mezzo social che vuol presentare un’interrogazione parlamentare proprio “a causa” di una coreografia dei tifosi nerazzurri.
La coreografia della Curva Nord interista
Pochi momenti prima del derby di Milano la curva Nord interista aveva rilasciato un comunicato in cui si diceva decisa a non esporre alcuna coreografia a causa di problemi avuti con il Gruppo operativo sicurezza: “Niente coreografia domenica sera al derby – era possibile leggere nella dicharazione – attoniti prendiamo atto della decisione del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza). Quello che con tutto il nostro Cuore abbiamo preparato per ricordare il nostro Dede (un telo con il volto di Dede e la bandiera dei ragazzi di Varese), non ha avuto il via libera. Era per noi la coreografia più importante di sempre. Proviamo solo sdegno, è l’ennesima occasione persa da parte dei tutori della sicurezza di mostrare un lato umano che anche stavolta non esiste“.
L’autorizzazione
Ma non tutto era perduto: dopo poche ore era arrivata l’autorizzazione per i tifosi dell’Inter a esporre la coreografia. Tale via libera è stato dato dal Viminale e quindi, direttamente o indirettamente, da Matteo Salvini (notoriamente acceso supporter milanista). E ciò proprio non è accettabile per il deputato del Pd Emanuele Fiano, che attraverso Twitter (e chiamando in causa a spalleggiarlo anche l’immancabile Paolo Berizzi, vedette dell’antifascismo) non ha perso occasione per attaccare il vicepremier in merito alla decisione. “La curva dell’Inter espone striscione dedicato ai neonazi di Blood&Honour, il gruppo di Belardinelli quello dell’agguato ai tifosi del Napoli. Depositerò oggi un’interrogazione al ministro Matteo Salvini per sapere come sia stato possibile autorizzare questa vergogna”.
I valori rovesciati di Fiano
Ciò che è una “vergogna” per Fiano non è altro, invece, che una libera espressione non violenta di cordoglio di un gruppo di sostenitori dell’Inter per un amico che ha perso la vita. Con tale coreografia hanno deciso ricordare un fratello e un tifoso: il suo ritratto è ben visibile, persino nella foto condivisa dallo stesso Fiano il quale, evidentemente, soffre di cecità selettiva. Altro che omaggio a gruppi “neonazi”. La sua scala di valori è rovesciata: mette davanti a tutto lo spettro della “minaccia fascista”, la antepone anche al buongusto di tacere. Sino alla proposta di questa interrogazione che, querula e sterile, ben poco ha a che vedere con i problemi reali della nazione: il buon Fiano di nuovo non sa (o finge di non sapere) che onorare i morti non è una minaccia alla sicurezza nazionale.
Ilaria Paoletti