Parigi, 16 mar – Diego Fusaro non deve parlare. Sta creando una certa agitazione, in Francia, la conferenza su “Il catastrofismo”, organizzata all’università di Nizza il 25 e 26 marzo nell’ambito del corso: “Smart City: Philosophie et éthique”.
L’accusa: “Scrive per Il Primato Nazionale”
I docenti del dipartimento di filosofia dell’ateneo hanno infatti prodotto una vera e propria fatwa nei confronti del collega italiano. Nella scomunica, peraltro, parrebbe entrarci anche il Primato Nazionale, con cui l’intellettuale da tempo collabora, sia nella versione on line che state leggendo, sia in quella cartacea in uscita ogni mese in edicola.
“Diego Fusaro, il solo filosofo invitato alla conferenza (oltre alla sua organizzatrice, beninteso) è un saggista italiano che si rifà al populismo e che, da maggio scorso, scrive per un giornale di estrema destra. È l’intellettuale organico della fusione Di Maio/Salvini (i cinque stelle anti élite e la Lega razzista e xenofoba)”, si legge nell’appello.
Essere vicini al legittimo governo di una nazione democratica e sovrana come l’Italia, quindi, è un crimine passibile di esclusione dal dibattito nella libera Francia macroniana (ammesso e non concesso che questa organicità di Fusaro all’esecutivo gialloverde sia reale, poi). Della collaborazione col Primato, poi, è appena il caso di parlare.
Non solo Fusaro
Ma non c’è solo Fusaro nel mirino dei docenti inquisitori. Nel testo della petizione si legge: “Anche il nome di Michel Maffesoli crea polemica”. Michel Maffesoli, per chi non lo sapesse, è uno dei maggiori sociologi di Francia, un teorico brillante e ampiamente accreditato nell’accademia, ampiamente tradotto anche in italiano da case editrici assolutamente non di destra.
Il fatto però di essere uno spirito libero e di aver dialogato spesso e volentieri con la Nouvelle droite, tuttavia, basterebbe a renderlo indesiderato. Per i docenti, infatti, si tratta di due ospiti “per lo meno sulfurei”, il cui invito “suscita il nostro imbarazzo per l’immagine della filosofia a Nizza”. Stilare liste di proscrizione, a quanto pare, gioverebbe invece alla reputazione di questi novelli Kant.
Adriano Scianca
5 comments
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In Francia non sanno frenare il vandalismo violento di casa loro ( vedi Parigi ogni sabato) e si permettono di disquisire di democrazia???
Flaiano diceva che ci sono due tipi di fascismo: il fascismo e l’antifascismo, perche nell intolleranza e nella censura del politicamente diverso sono uguali.
Fazionismo tipico degli “intellos” francesi. Anni fa accadde la stessa cosa quando Baudrillard iniziò a scrivere su un giornale diretto da Alain de Benoist (mi pare fosse “Krisis”).
Nella patria dei diritti dell’uomo le opinioni divergenti non contano un cazzo.
Ipocriti e perbenisti come i peggiori cattolici.
Merde francesi globalizzate