Roma, 18 feb – Dopo i continui, reiterati attacchi alla memoria delle vittime delle Foibe, perpetrati da antifascisti più o meno ignoti nelle settimane antecedenti al Giorno del Ricordo, è il turno delle vittime delle Marocchinate. A finire nel mirino è chi si batte per portare alla luce le violenze dei Reparti marocchini del Corps expéditionnaire français en Italie. Ricordiamo che le Marocchinate furono episodi di stupri di massa, ai danni di svariate migliaia di individui di ambo i sessi e di tutte le età (ma soprattutto di donne) effettuati dai goumier francesi inquadrati nel Corpo di spedizione francese in Italia, durante la campagna d’Italia della seconda guerra mondiale. Questi episodi di violenza sfociavano a spesso in esecuzioni degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza, e raggiunsero l’apice durante i giorni immediatamente successivi allo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati.
Così l’odio e la viltà antifascista ieri hanno colpito Emiliano Ciotti, presidente dell’Associazione nazionale vittime delle Marocchinate, che ieri ha trovato un volantino sull’auto recante le minacce: “Leghisti, razzisti, bastardi – si legge nel testo – dovete morire impiccati tu, Salvini, Zicchieri e Tripodi! Fate attenzione a quello che fate! Evviva gli immigrati e i musulmani!“. Il volantino è stato posizionato durante la presentazione del libro Le marocchinate. Cronaca di uno stupro di massa nel Frusinate. Le parole di condanna dell’associazione non si sono fatte aspettare: “Condanniamo senza mezzi termini gli autori di questo gesto vigliacco – affermano il vicecapogruppo alla Camera della Lega, Francesco Zicchieri, il capogruppo del Carroccio in Regione Lazio, Orlando Angelo Tripodi, e lo stesso Emiliano Ciotti – Il tutto consumato al termine della presentazione del libro che accende i riflettori sulle torture, sugli stupri e sulle uccisioni di massa in Italia da parte dei goumier inquadrati nel Corpo di spedizione francese durante la seconda guerra mondiale”.
Ed è di pochi giorni fa la decisione della Corte dei Conti di accogliere il ricorso di una delle tante vittime delle Marocchinate, che aveva interpellato la Giustizia perché le venisse riconosciuta una pensione: “Un diritto – come sottolinea Ciotti – per il quale la signora ha dovuto combattere contro il ministero dell’Economia e la Ragioneria territoriale dello Stato di Frosinone che si opponevano al riconoscimento eccependo la tardività della domanda!”. Concludono Tripodi e Zicchieri: “Continueremo a batterci in Regione Lazio e in Parlamento per l’approvazione di una proposta di legge, su cui stiamo lavorando con i gruppi della Lega, che istituisca il Giorno del Ricordo anche per le vittime delle Marocchinate“.
Cristina Gauri
3 comments
…i compagnucci, delle parrocchie centri a-sociali, sono arrivati alla follia della disperazione..
La latrina comunistoide non conosce vergogna……..deiezioni vigliacche.
La risposta veramente Italiana a comunisti e affini dovrebbe essere: “morirete sparati! Voi e tutti i vostri cari “immigrati”!!! Se non sarà così, la schifosa accozzaglia comunegroide non avrà alcuno scrupolo a fare fuori le persone oneste e produttive.