Roma, 14 gen – Una telenovela imbarazzante ambientata in Australia, là dove Novak Djokovic si è visto revocare il visto di nuovo. Con questa decisione, il ministero dell’Immigrazione di Canberra – dopo giorni di “profonde” riflessioni – ha in pratica deciso di espellere il tennista serbo dal Paese. Dunque Djokovic non potrà partecipare agli Australian Open, almeno per ora, perché non è detto che questa surreale vicenda sia davvero chiusa. Al momento però il ministro australiano dell’Immigrazione, Alex Hawke, precisa in una nota di aver deciso di annullare il visto concesso al tennista “per motivi di salute e di ordine pubblico”.
Djokovic, visto revocato di nuovo: verrà davvero espulso?
Questo significa che Djokovic verrà espulso e non potrà rientrare in Australia per tre anni, se non per casi eccezionali. Secondo il premier australiano, Scott Morrison, la decisione di annullare il visto al campione serbo è legata anche alle “forti politiche di protezione delle frontiere” dell’Australia che hanno “tenuto al sicuro gli australiani” nel periodo pandemico. “Prendo atto della decisione del ministro dell’Immigrazione in relazione al visto del signor Novak Djokovic”, si legge nella nota del primo ministro, piuttosto imbarazzato. “Comprendo che, a seguito di un’attenta considerazione, il ministro ha preso provvedimenti per annullare il visto del sig. Djokovic trattenuto per motivi di salute e buon ordine, in quanto ciò era nell’interesse pubblico. Questa pandemia è stata incredibilmente difficile per ogni australiano, ma siamo rimasti uniti e abbiamo salvato vite e mezzi di sussistenza. Insieme abbiamo raggiunto uno dei tassi di mortalità più bassi, le economie più forti e i tassi di vaccinazione più alti al mondo. Gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto. Questo è ciò che il ministro sta facendo oggi nel compiere questa azione. Le nostre forti politiche di protezione delle frontiere hanno mantenuto gli australiani al sicuro, prima del COVID e ora durante la pandemia. A causa dei previsti procedimenti legali in corso, non fornirò ulteriori commenti. ”
E’ davvero finita? Non proprio. Ecco cosa può succedere adesso
Adesso però i legali di Djokovic potrebbero impugnare la decisione del ministro australiano e il caso a quel punto finirebbe in tribunale. Gli avvocati del 20 volte campione di uno Slam, auspicherebbero che il giudice si pronunci durante il fine settimana, in pratica il team di legali chiederebbe un processo semplificato con tempi ridotti per osservazioni scritte e prove verbali. Il giudice potrebbe insomma permettere ancora al tennista serbo di giocare lunedì al primo turno degli Australian Open. Anche in questo caso però la telenovela potrebbe prolungarsi ulteriormente, perché il governo di Canberra potrebbe ricorrere in appello e bloccare di nuovo tutto.
Alessandro Della Guglia
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