Bruxelles, 17 nov- L’immagine più interessante lasciataci dall’ultima giornata delle qualificazioni ai mondiali di calcio è il gol, il terzo, del belga Dries Mertens, protagonista della nostra Serie A con la maglia del Napoli. Nell’eclatante vittoria per 8-1 contro l’Estonia spicca, infatti, la tripletta del “napoletano” portata a compimento tramite un bellissimo pallonetto.
Quello che fa più piacere, però, è il fatto che a trascinare la nazionale dei Diavoli Rossi sia stato un giocatore belga, nato a Leuven nel 1987, quasi in minoranza all’interno di una squadra con numerosissimi giocatori di evidente origine africana.
Sicuramente non avrà vinto quanto Thomas Müller, ma in quanto a rispetto ha molto da insegnare all’attaccante teutonico. Stiamo parlando di un professionista che a Napoli parte spesso dalla panchina per poi risolvere molte situazioni con gol, assist, umiltà e tanto sacrificio.
Vedremo se Mertens riuscirà a ripetere una pennellata d’autore come quella che ha affondato l’Estonia, disegnando altre opere d’arte come erano soliti fare i suoi antenati fiamminghi. Quei fiamminghi che Dries ha rappresentato più che degnamente.
Giacomo Bianchini