Roma, 19 dic – Matteo Garrone è un ottimo regista ma purtroppo ha scelto Roberto Benigni come interprete di Geppetto nel suo Pinocchio di prossima uscita, per cui ci ritroviamo il comico toscano a snocciolare banalità un po’ dappertutto, prima da Fazio e ora su Famiglia Cristiana, dove confessa di amare addirittura alla follia Papa Francesco.
Il Papa come un burattino
Dopo aver interpretato il burattino di legno che prende vita nel 2002 nel gigantesco flop costato ben 45 milioni di dollari, adesso Benigni interpreta un ruolo un po’ più consono alla sua età, ovvero quello di mastro Geppetto. E in un’intervista esclusiva concessa a Famiglia Cristiana (riportata in alcuni stralci da Adnkronos) col suo consueto buonismo confessa al settimanale: “Vorrei dire a Papa Francesco che lo amo alla follia e che, dopo Pinocchio, è il mio personaggio preferito”. Praticamente, il Pontefice è messo da Benigni alla strega di un personaggio immaginario.
Da comunista di ferro a fan del presepe
E per la genesi del suo personaggio, Benigni confessa di essersi ispirato a suo padre: “Vengo da una famiglia che ha conosciuto la povertà. Mio padre era contadino, ma sapeva pure lavorare il legno. Mi sono ispirato a lui per interpretare Geppetto. La nostra casa era molto simile a quella che si vede nel film: avevamo il focolare disegnato sul muro perché non potevamo permetterci la legna per il fuoco. Ma che gioia quando a Natale si faceva il Presepe“. Da Berlinguer ti voglio bene a battimpetto, la débacle di Benigni, colui che fece scandalo appellando Papa Giovanni Paolo II “Wojtilaccio” e interpretando il dissacrante Il Pap’occhio con Renzo Arbore.
Vota Fata Turchina
Poi, sempre per dire qualcosa di pessimo buonismo relativo alla politica (ma di ottima promozione per Pinocchio): “Quanti gatti e volpi troviamo oggi in politica che ci promettono di farci diventare ricchi da un giorno all’altro. O Lucignoli che fanno diventare tutti somari, facendoci tornare indietro a seguire i nostri istinti più bassi. I politici dovrebbero essere migliori di noi, cosicché possiamo prenderli a esempio come fa Pinocchio con la Fata Turchina”.
Ilaria Paoletti
8 comments
Dopo Pinocchio, protagonista della nota fiaba (para)massonica dell’anticattolico Collodi e personaggio famoso per il suo naso “rivelatore”, il preferito del nostro eroe sarebbe (anti)papa Bergoglio? Nulla di cui stupirsi. Per questa gente, almeno per ora, “la vita è bella”. Auguri!
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Tra defici3nti vi capite.
…. visto il tipo..non avevano legna da bruciare perché gli costava troppa fatica tagliarla e raccoglierla…..ha leccato, così tanto, il culo della lobby ebraica cinematografica usa da vincere un Oscar e guadagnarci una faccia ancor più da cesso..
io invece odio lui e anche te.
Pinocchio MENTIVA ….. Sbergoglio pure , due facce della stessa medaglia
un pupazzo di legno ed un pupazzo di m……
a sbergoglio poi manca la Fata Turchina …..
benigni ne ha detta una intelligente ….. capita anche nella vita di un FESSO .
PS a Benì con pinocchio hai ROTTO ER CAZZO ! 2 film , uno peggio dell’ altro !!!!
torna a fare il comico , se ti riesce , o fai come grillo , il gran grullo dei grullini !
Per rispetto e tutela di chi ci ospita, invitandoci a commentare, qui mi devo controllare e fermare!!
Mi limito quindi a scrivere che Maligni, sin dalle sue prime comparse, ormai secoli fa, ha suscitato in me il disprezzo più totale… Pinocchio al confronto è un padreterno!
giullasre massonico sionista