Berlino, 3 mag – “Eliminate la parola stupro dal rapporto”. A pronunciare queste parole è stato un funzionario del Ministero dell’Interno del land tedesco del Nord Reno-Westfalia, che ha fatto pressione sulla polizia per insabbiare così i fatti di Colonia. La notizia delle violenze sessuali perpetrate da centinaia di immigrati la notte di capodanno contro decine di ragazze tedesche non andava divulgata, o meglio la dinamica dei fatti andava quantomeno “corretta”. Non è stato dunque un caso che nella Germania “campione dell’accoglienza” sotto il governo di Angela Merkel, la notizia dei crimini commessi dagli immigrati sia uscita fuori con giorni di ritardo, ignorata inizialmente dai principali giornali. “In tutta la mia carriera non avevo mai ricevuto delle pressioni di questo tipo”, ha dichiarato il 52enne sovrintendente della polizia di Colonia rispondendo alle domande della commissione investigativa. Alla richiesta di eliminare la parola “stupro” dal rapporto, il sovrintendente dichiara di aver chiesto spiegazioni, ma il funzionario gli avrebbe bruscamente risposto: “questi sono gli ordini del Ministero, li sto solamente trasmettendo”.
Questa inchiesta disciplinare sulla gestione dei fatti di Colonia sta creando ora una nuova bufera in Germania. Se il capo della Polizia accusa il funzionario del Ministero di avergli fatto pressioni, quest’ultimo si difende dicendo che l’indicazione gli è arrivata direttamemte dal titolare del dicastero. Non è dunque escluso che in questa “catena” di scarico di responsabilità non si arrivi ancora più in alto del Ministero dell’Interno di un land tedesco, ma direttamente ad accertare responsabilità del governo federale.
Questo inoltre non è il primo tentativo di insabbiamento delle violenze perpetrate dagli immigrati a Colonia: già nei mesi scorsi si era assistito a qualcosa di simile rispetto alla divulgazione di questi fatti, che andava limitata per “motivi di ordine pubblico”. Inoltre si è scoperto che nel marzo scorso la polizia di Colonia mentì riguardo il numero di agenti in servizio, visto che a capodanno erano presenti solo 80 agenti quando invece venne dichiarato il numero di 140. Quella di Colonia è una brutta storia, non solo per la dimostrazione pratica di quali possano essere le conseguenze dell’immigrazione incontrollata, ma anche per aver messo a nudo tutta l’ipocrisia dei governi europei capaci solo di riempirsi la bocca di retorica “pro accoglienza”.
Davide Romano
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Specialmente quando è voluto https://www.youtube.com/watch?v=WGDEhhYhBGk