Roma, 19 mar – Tutti in attesa dell’evento astronomico straordinario in programma venerdì 20 marzo: un’eclissi di Sole ben visibile dall’Italia. Nel nostro paese la porzione del diametro del disco solare oscurata dalla Luna aumenterà da sud a nord: dal 54% di Palermo (ore 9:20 – 11:26) al 71% di Milano (ore 9:24 – 11:44).
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Mario di Sora, presidente dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), spiega: “All’interno del sito web della rete degli astrofili italiani è presente la mappa di tutte le manifestazioni e le osservazioni pubbliche gratuite, che verranno ufficializzate poco prima dell’evento. La loro realizzazione sarà subordinata al tempo, che comunque per il 20 marzo dovrebbe migliorare” (confermiamo, il tempo sarà bello praticamente in tutta Italia, forse velato solo su Sardegna ed estremo nord-ovest: controllare il Meteo Nazionale, ndr).
Se in Islanda, Europa, Africa settentrionale e Asia settentrionale l’eclissi sarà parziale, sarà invece totale in una fascia che comprende l’Atlantico settentrionale e il mare Glaciale Artico.
Il percorso centrale, in quelle regioni in cui si vedrà l’eclissi totale, durerà 2 minuti 47 secondi e attraverserà 463 chilometri di superficie terrestre. Inizierà nel Nord Atlantico, circa 700 chilometri a sud della Groenlandia, alle 09:13 UT; l’istante di eclisse maggiore sarà alle 9:46:47 UT, circa 260 chilometri a nord delle Isole Faroe. Continuando a curvare, l’ombra lunare avvolgerà le Svalbard, per poi terminare al Polo Nord alle 10:18 UT, quando si solleverà dalla Terra (immagine seguente).
Di Sora ci tiene a ricordare agli astronomi amatoriali l’importanza di proteggere gli occhi da eventuali fototraumatismi provocati dalla luce solare e dalle radiazioni infrarosse: “Per osservare il fenomeno il modo più semplice è dotarsi di occhiali da sole specifici, costruiti in cartone e muniti di un filtro Mylar. Sono acquistabili in negozi specializzati per pochi euro e si potranno poi conservare in vista delle prossime eclissi”. Altri strumenti possibili sono gli occhiali da saldatore con indice di protezione 14 o filtri in vetro o gelatina, anch’essi reperibili sotto forma di occhiali.
Utilizzare un’attrezzatura adeguata sarà inoltre necessario per chi durante l’eclissi vorrà fotografare il Sole, poiché l’obiettivo delle fotocamere pone gli stessi problemi delle altre lenti, e per chi sfrutterà un telescopio. “Usare un filtro è ancora più importante quando si guarda il Sole attraverso un telescopio, perché esso amplifica luce”, afferma Di Sora, “bisogna munire la lente anteriore di un filtro tutto campo o almeno parziale, per esempio del tipo Astrosolar”.
Poiché la successiva eclissi (anulare) parzialmente visibile dall’Italia avverrà solo il 21 giugno 2020, è un’occasione da non perdere. In effetti, commenta Di Sora, l’eclissi solare è un evento che richiama il grande pubblico, coinvolgendo anche chi, di solito, non si appassiona di astronomia: “Abbiamo ricevuto numerose telefonate da osservatori, comuni e scuole interessati all’evento, ansiosi di ricevere informazioni in merito”.
Francesco Meneguzzo
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[…] mar 19 2015 – 10:12am di Francesco Meneguzzo Tweet Pin It « PREVIOUS | NEXT » Categorized […]
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