Ancona, 24 mag – Nuovi sviluppi sulla tragedia di Corinaldo. C’è anche il sindaco Matteo Principi, infatti, tra gli otto nuovi indagati dalla procura di Ancona nell’inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra, dove, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, morirono schiacciati dalla folla cinque minorenni e una giovane mamma. Principi, in qualità di presidente della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, che rilasciò i permessi, è accusato di concorso in omicidio e disastro colposo e falsità ideologica in atto pubblico.
Il locale è classificato come “magazzino agricolo”
Il sindaco di Corinaldo infatti ha autorizzato l’apertura della discoteca quando l’immobile in questione (ora sequestrato) è “tuttora classificato come “magazzino agricolo”, poiché il suo “cambio di destinazione d’uso non è mai stato formalmente rilasciato” e conseguentemente “non è mai stato rilasciato un certificato di agibilità urbanistica”. Lo scrive la Procura a proposito delle indagini svolte con l’ausilio delle consulenze tecniche. I sopralluoghi “hanno evidenziato gravi carenze della struttura, che la rendono inidonea alla destinazione a locale di pubblico spettacolo e tale da non garantire, in caso di emergenza, le necessarie condizioni di sicurezza“. E purtroppo la tragedia in occasione dell concerto di Sfera Ebbasta dimostra proprio quanto le condizioni di sicurezza non fossero garantite.
Ludovica Colli