Roma, 5 set – Il “compagno” è Fico. Nessuna considerazione circa le estetiche fattezze (lapalissiano), ma l’ennesima riprova di quanto il Presidente della Camera sia il primo oppositore. Governo del cambiamento: prima ancora, degli Interni dissidi. Perché dal palco di Ravenna, festa del Pd (cosa ci fosse, poi, da festeggiare è ancora tutto da capire) Roberto Fico non si è certo risparmiato nelle critiche a Salvini. Il caso Diciotti, però, ha svelato tutto un mondo sommerso di “fedelissimi al Presidente”. Che il M5S si nutrisse di sinistra, nulla di nuovo. Peraltro sono gli stessi grillini a rivendicare con certo orgoglio (de gustibus) i propri ideali di sinistra: la vicinanza a questo schieramento piuttosto che all’altro, bene è espressa dalle parole di Fico. “I profughi dovevano scendere dalla Diciotti il primo giorno. E io sono intervenuto affinché accadesse”: scattano gli applausi, per il compagno che “mancava dalla festa dell’Unità da 15 anni”. E con la visita allo stand “Tienimi le mani, non annegherai”, Cupido scocca la sua freccia: “Lui è di sinistra. Lui è uno di noi”. Ma come detto, la schiera di anti-salviniani appare sempre più netta e cospicua.
In prima linea, la senatrice Elena Fattori. Fedelissima adepta di Fico, così ha definito il modus operandi di Salvini: “La politica degli scudi umani è indegna di un Paese civile”. Peraltro pure il Presidente della Camera parlò di “sequestro di persona” a margine della vicenda Diciotti: quindi, perché meravigliarsene? Ma la lista della cosiddetta “fronda Fico” è lunga e nutrita. Si aggiungono il deputato Luigi Gallo: “Fico è il M5S” e pure il deputato siciliano Aldo Penna. Fervido oppositore di porti chiusi, ma promotore di “visti umanitari temporanei per i naufraghi”. Sempre cavalcando l’onda del fantomatico “clima d’odio” architettato da Salvini, la senatrice Virginia La Mura ha poi chiosato: “Spero che l’ odio smetta di essere fomentato e si plachi”.
Non solo: il Ministro dell’Interno viene tacciato di “parlare alla pancia del Paese, come fossimo tutti adolescenti” (avvalorando la ridicola tesi del populismo becero e ignorante) e (ancor peggio) che la frase “Prima gli italiani” (copiata ad hoc e sappiamo da chi) sia “un pugno nello stomaco”: parola della senatrice Paola Nugnes. Evidentemente arruolabile, alla folta schiera degli anti-italiani. Lecito allora chiedersi, come possa manifestarsi il “cambiamento” cui l’esecutivo si fa, giustamente, promotore. L’ostruzionismo degli “amici di Fico” è la massima dicotomia interna al Governo. Tutto quello che Salvini vuole costruire, Fico è pronto a distruggere. Il nemico, a volte, è più vicino di quanto si creda.
Chiara Soldani
Roberto Fico in Boldrini: così conquista la sinistra, opponendosi a Salvini
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4 comments
Fico è il perfetto esempio di voltagabbana,infiltrato e tiratore franco della politica vecchia maniera,cosa aspettano i grillini a buttarlo fuori ? Misteri di partito…Comunque se il presidente vuole coalizzare la sinistra auguri sarà il leader di 4 gatti ,ormai ci sono più panda in Cina che sinistrosi in italia
Fico ed i suoi amici faranno alla fine cadere il Governo. Salvini non piace all’establishment europeo e secondo me è già in atto un piano per riportarci alle elezioni, sempre che la sinistra dittatrice lo permetta.. e quindi si formerà il solito pastrocchio “tecnico” (vedi Monti e Governi seguenti..).
Io non gli affiderei nemmeno il mio cane (che non ho)
Bisogna vedere IN QUANTI… la pensano come Fico.