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Referendum, bene l’affluenza (54%). Il coronavirus ormai fa meno paura

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 21 set – Gli italiani sono andati a votare nonostante il coronavirus. Sul fronte del referendum, mentre è in atto lo spoglio dei voti – con un 65% dei sì contro un 35% dei no, in lieve calo rispetto a quanto emerso dagli exit poll -, l’affluenza supera decisamente il 50%. Alle 16.10, il dato comunicato dal Viminale, relativo a 7.624 comuni sui 7.903 totali, è di 54% di elettori aventi diritto al voto che hanno preso parte al referendum costituzionale tra domenica 20 e lunedì 21. L’affluenza registrata ieri, domenica, alle 23, a chiusura della prima giornata di votazioni, era del 39,38%. Essendo un referendum costituzionale non è previsto il quorum. Non importa quante persone si sono recate alle urne: se vince il sì la riforma sul taglio dei parlamentari entra in vigore; se vince il no (ipotesi allo stato attuale remotissima), viene bocciata.

L’affluenza per regionali e comunali

Oltre che per il referendum, i cittadini italiani erano chiamati alle urne per le elezioni regionali (in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia), amministrative (oltre mille i Comuni al voto) e suppletive per il Senato (in Veneto e Sardegna). L’affluenza alle Regionali, per le quattro regioni i cui dati sono diffusi dal Viminale (Campania, Liguria, Puglia e Veneto), è stata del e del 57,52%. Ieri sera alle 23 aveva votato il 41,37% degli aventi diritto. Il dato parziale delle comunali invece è del 64,82%.

Referendum, in Veneto l’affluenza più alta (68%) e in Sardegna la più bassa (34%)

Sempre per quanto riguarda i dati sul referendum, la regione che registra la più alta affluenza è il Veneto, con il 68,05% degli elettori. Seguono con il 66,18% le Marche e la Toscana con il 65,71%. Invece, la regione con l’affluenza più bassa è la Sardegna, con appena il 34,75% degli elettori che si sono espressi sul quesito referendario. Altro dato interessante, l’affluenza è sopra il 60% nelle regioni dove si votava anche per le regionali, risulta molto più bassa dove si doveva andare a votare soltanto per il referendum. In particolare, il quesito non ha appassionato gli elettori romani e del Lazio, ben sotto il 50%.

Adolfo Spezzaferro

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