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Meloni, visita lampo in Tunisia: focus su Piano Mattei e boom dei clandestini

by Alberto Celletti
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Meloni Tunisia

Roma, 6 giu – Giorgia Meloni vola in Tunisia e sul piatto torna prepotente il tema dei clandestini che in massa si sono riversati sulle nostre coste negli ultimi mesi. Questo sebbene nelle ultime settimane ci sia stato un calo (probabilmente dovuto anche alle condizioni atmosferiche complicate). Il capo del governo, però, continua a non perdere di vista un obiettivo che è stato molto annunciato nei mesi scorsi: il “solito” Piano Mattei.

Meloni in Tunisia: si cercano accordi con Saied

Il premier Meloni vola a Tunisi per una visita organizzata in appena 48 ore. Una missione che ha due obiettivi: sbloccare gli aiuti europei per un valore di 500 milioni di euro oltre a una parte delle rate che l’Fmi mette sul piatto. L’altro punto, però, sarà convincere il presidente Kais Saied sulle riforme che gli verranno chieste, considerate (non a torto) diktat dal capo del governo tunisino. Il punto, però, è anche mettere “un tappo” sull’emorragia nordafricana, e diventa oggettivamente complicato scegliere la strada migliore. Sono mesi che i governi italiano e tunisino si parlano, in un concerto diplomatico che ha visto in primo piano il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Situazione molto delicata, rischio default”

Così ha parlato il presidente del Consiglio riguardo gli scopi della sua visita: “Oggi la Tunisia è in difficoltà. Vive una situazione molto delicata perché rischia un default finanziario e chiaramente se va giù il governo tunisino vivremo uno scenario assolutamente preoccupante. Ed è su questo scenario che lavoriamo”. L’incontro sarà incentrato sulle  relazioni fra Italia e Tunisia, ma il tema centrale sarà quello dei flussi migratori. Saied, dal canto suo, ha proposto una conferenza sul tema che coinvolga altri Paesi del Nord Africa, ma anche del Sahara e del resto del Mediterraneo.

Ancora sul Piano Mattei

Prima Algeria e Libia, adesso la Tunisia. La visita ha anche lo scopo di continuare a tessere tele diplomatiche sul “solito” Piano Mattei, per il quale il governo ha idee piuttosto rapide: il progretto, infatti, potrebbe essere presentato addirittura ad ottobre. Il che lascia supporre che quanto meno le basi per gli elementi strutturali siano state poste (dopo di che, siamo ancora sulle parole e non sui fatti).

Alberto Celletti

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