Roma, 12 lug – Matteo Salvini si dice d’accordo all’istituzione di una commissione d’inchiesta sui finanziamenti ai partiti, dopo la bufera sollevata dal caso dei presunti fondi russi alla Lega. Il vicepremier ha aperto alla possibilità di un approfondimento sui fondi ricevuti dai partiti, rinnovando la “totale fiducia nella magistratura italiana, che è la più solerte, libera ed efficace del mondo” e ribadendo ancora una volta che per quanto riguarda il Carroccio “non ci sono soldi russi, non conosco petrolieri a Mosca“.
“Savoini non invitato dal ministero dell’Interno”
In merito a Gianluca Savoini, il presidente della associazione Lombardia-Russia il cui nome appare proprio nell’inchiesta pubblicata da Buzzfeed sui presunti fondi russi alla Lega, Salvini specifica che “non era stato invitato dal ministero dell’Interno” né a Mosca nell’ottobre 2018 né a Villa Madama nell’incontro bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin. “Posso produrre tutti i documenti relativi ai passeggeri che hanno viaggiato con me – aggiunge Salvini riferendosi alla visita a Mosca -, che ne so cosa ci facesse al tavolo? Chiedetelo a lui. Io faccio il ministro dell’Interno, preferisco occuparmi di cose serie, questa inchiesta è ridicola”. E ancora: “Avete menato il torrone per settimane con gli hacker russi, non ci sono soldi russi, non conosco petrolieri russi, conosco gestori dei locali con parentele russe”, ha ironizzato.
“Buona caccia al tesoro che non c’è…”
In mattinata il vicepremier aveva già bollato il caso come “ridicolo”, scherzando con la stampa. “Tutto ridicolo. Non abbiamo mai chiesto un rublo, un dollaro, un gin tonic, un pupazzetto a nessuno. Rispetto il lavoro di tutti. Ho la coscienza a posto. Querelerò chi accosterà soldi della Lega alla Russia. Bilanci Lega trasparenti”, aveva scritto in un tweet il ministro dell’Interno, poi intervistato da Radio Anch’io su Radio 1 Rai, sulla vicenda. “Quando andiamo all’estero parliamo di politica e accordi commerciali per imprese italiane. C’è molta fantasia. Siamo seri dai…. E gli hacker russi che manipolano le elezioni, e il petrolio, e gli americani…. Siamo seri…”, ha puntualizzato. Poi, ricordando che ci sono procure che cercano soldi dati alla Lega dal Lussemburgo alla Groenlandia, Salvini ha ironizzato in diretta: “Buona caccia al tesoro che non c’è…”.
Conte: “Non ho mai incontrato Savoini”
“Non conosco Savoini e non l’ho mai incontrato personalmente“. Lo assicura il premier Giuseppe Conte a margine del centenario Abi a Milano. Il premier aggiunge come “dobbiamo trasparenza ai cittadini, abbiamo grandi responsabilità”, ed è “la ragione per cui chiarisco il mio ruolo con il signor Savoini“. Poi Conte chiarisce i fatti: “Ho visto le foto e ho fatto accertare che era alla cena che io, presidente del Consiglio, ho offerto al presidente Putin. Vorrei chiarire che ho fatto fare le necessarie verifiche: quella cena è stata offerta dalla Presidenza del Consiglio in occasione della visita del nostro illustre ospite”. Il premier specifica come a quell’evento siano stati invitati “automaticamente i partecipanti al forum Italia-Russia, che si era appena concluso e si era svolto qualche ora prima nei locali della Farnesina, gestito dal forum Italia-Russia e dall’Ispi”.
L’inchiesta sull’incontro a Mosca
Intanto nei prossimi giorni, a quanto si apprende, verranno ascoltate in procura a Milano alcune persone nell’ambito dell’inchiesta. L’indagine mette al centro l’incontro avvenuto il 18 ottobre del 2018 all’Hotel Metropol a Mosca e l’audio, pubblicato dal sito statunitense BuzzFeed, in cui si sente una voce attribuita a Savoini, indagato per corruzione internazionale. Al centro dell’incontro d’affari, a cui prendono parte sei persone, ci sarebbe, sempre secondo la Procura di Milano, un’operazione sospetta di corruzione legata all’importazione in Italia di un grande quantitativo di petrolio che, nelle parole di chi starebbe trattando, in un anno dovrebbe far affluire 65 milioni di dollari nelle casse della Lega e permettere così al partito di affrontare la campagna elettorale delle ultime Europee. In merito all’inchiesta va chiarito però che nell’audio in questione Savoini non fa mai esplicite richieste di denaro. Pertanto la ricostruzione dei fatti – chiamiamola così – sembra quanto meno forzata.
Adolfo Spezzaferro
4 comments
Ammettiamo che sia vero che non lo conoscesse: se sei a un tavolo così importante a un meeting di così alto livello e non sai chi hai di fianco della tua delegazione vuol dire che sei prossimo all’inettitudine, e in ogni caso non idoneo a ricoprire una carica istituzionale. Essere una social media personality non equivale a essere un buon politico evidentemente.
[…] Roma, 15 lug – Resta alta la tensione nella maggioranza sulla vicenda dei fondi russi alla Lega. Il premier Giuseppe Conte prende le distanze dal suo vice, il leader della Lega Matteo Salvini, pur ribadendo di avere fiducia in lui. “Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l’invito del sig. Savoini al Forum” Italia-Russia “è stato sollecitato dal sig. Claudio D’Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini –precisa Palazzo Chigi -, il quale, tramite l’Ufficio di vicepresidenza, ha giustificato l’invito in virtù del ruolo dell’invitato di Presidente dell’Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del premier di inoltrarla agli organizzatori del Forum.“L’invito alla cena del sig. Savoini è poi stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum”, conclude Palazzo Chigi. Così Conte “accolla” al suo vice la presenza “ingombrante” di Savoini, al centro dell’inchiesta per i presunti fondi russi alla Lega. […]
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