Roma, 16 apr – Gli italiani scalpitano per passare alla fase 2, alla riapertura dopo le restrizioni imposte dal governo per contenere in contagi di coronavirus. I cittadini vogliono tornare alla normalità pur avendo garanzie sul fronte sanitario. Ma soprattutto chiedono all’esecutivo Conte maggiore chiarezza su come e quando si tornerà pian piano alla vita normale. E’ quanto emerge dall’Osservatorio “Lockdown. Come e perché sta cambiando le nostre vite”, realizzato da Nomisma in collaborazione con Crif, che, nella terza rilevazione – con un campione di 1.000 intervistati – ha indagato su desideri e aspettative degli italiani.
L’86% vuole guanti e mascherine per tutti, l’81% tamponi a tappeto
Ebbene, nella gestione dell’emergenza sanitaria ed economica, l’86% del campione considera importante prevedere la distribuzione di guanti e mascherine a tutta la popolazione. L’81% è favorevole all’estensione dei tamponi effettuati “a tappeto” e alla conseguente creazione di una “patente dell’immunità” che permetta la libera circolazione ai soggetti risultati immuni al coronavirus. Per quanto riguarda la serrata generale, il 35% vuole indicazioni certe sui tempi con cui ripartiranno le attività economiche, mentre per 4 italiani su 10 il governo dovrebbe comunicare meglio e più chiaramente le strategie di uscita che verranno adottate. Un ulteriore 19% vuole conoscere esattamente la data di fine quarantena.
Le richieste al governo Conte da parte dei cittadini
Ma quali sono le misure che il governo dovrebbe adottare per garantire che il ritorno alla normalità si svolga in sicurezza? Per il 58% del campione la risposta sta nell’utilizzo da parte dei cittadini di protezioni – come guanti e mascherine – sia sul luogo di lavoro che in tutti i luoghi pubblici. Il 52% chiede il ricorso a nuovi protocolli di sicurezza da adottare in qualsiasi luogo pubblico (ad esempio l’installazione di dispenser di gel igienizzanti all’ingresso dei locali). Il 48% degli italiani, invece, si sentirebbe sicuro se venissero mantenute le norme di distanziamento sociale per tutto il periodo di uscita dalla serrata genrale e comunque fino a che non sia disponibile un vaccino. Cambiamenti nel servizio e nella location per frequentare bar e ristoranti in sicurezza. Molte le precauzioni da adottare per un felice ritorno in bar e ristoranti (che saranno gli ultimi a riaprire): dispenser con gel disinfettante all’ingresso (richiesto dal 90% degli intervistati), personale che indossi mascherine e guanti (84%) e servizio di sorveglianza all’esterno per evitare il formarsi di assembramenti (83%). A rassicurare 8 italiani su 10 sarebbe inoltre l’allestimento di aree esterne e all’aperto. Inferiore la percentuale di italiani che vorrebbe trovare tavoli distanziati tramite barriere di plexiglass (32%).
Il 71% nell’uovo di Pasqua avrebbe voluto il vaccino contro il Covid-19
A pochi giorni dalla prima festività trascorsa in quarantena, l’Osservatorio infine ha chiesto al campione di italiani quali sorprese avrebbero voluto trovare nell’uovo di questa Pasqua in clausura forzata: il 71% ha risposto con un vaccino contro il Covid-19, il 32% con un posto di lavoro sicuro, il 39% avrebbe scelto di festeggiare con parenti e amici. Non manca chi desidera un biglietto per un bel viaggio (31%), una casa più grande (11%) o le ambitissime mascherine con filtro Ffp3 (9%).
Ludovica Colli
1 commento
Siete sicuri che gli italiani chiedano questo? Sicuri? 1000 persone rappresentano il volere di tutti? Chiedete alle persone con un cervello dentro la testa e riscrivere questo articoletto in stile “l’unità”… Mi meraviglio di voi, spalla editoriale di casapound…