Budapest, 2 mag – “Adesso andiamo a vedere come difendono i confini“. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini subito dopo essere atterrato a Budapest e appena salito a bordo sull’elicottero con cui ha in programma di sorvolare il muro di confine tra Ungheria e Serbia. Proprio lì, ad aspettarlo, ci sarà anche il primo ministro ungherese Viktor Orban. Come è noto, da tempo i due leader stanno lavorando per costruire un’alleanza strategica che sia in grado di spostare gli equilibri europei nell’Europarlamento e quindi nella Ue. “Pronti per sorvolare il sistema di controllo dei confini per bloccare l’immigrazione clandestina“, dice Salvini a bordo dell’elicottero. “In Italia, in Ungheria, in Europa – ribadisce il leader della Lega – si entra solo se si ha il permesso“.
Obiettivo: “Costruire la nuova Europa”
Come ha spiegato lo stesso Salvini – “in partenza per l’Ungheria per costruire la nuova Europa” – , l’obiettivo del suo viaggio, oltre che quello di dare sostegno alle “aziende italiane a nome del governo e del popolo italiano”, è dare “un futuro europeo diverso che controlli i confini, protegga la sicurezza, rilanci il lavoro, la famiglia e l’identità cristiana del nostro continente”. Il leader del Carroccio da mesi è impegnato in una campagna acquisti per allargare il gruppo dei sovranisti di cui fa parte insieme al Rassemblement national della francese Marine Le Pen. In tal senso punta a stringere un’intesa anche con l’amico Orban, il quale però, benché sospeso, fa parte del Ppe, il Partito popolare europeo. Il punto d’incontro tra i due potrebbe essere quello di spostare i popolari verso le posizioni sovraniste-populiste, rompendo la storica alleanza con i socialisti.
Orban: “Alleanza popolari-socialisti un suicidio”
Il Ppe, secondo Orban, “si sta preparando a compiere un suicidio, vuole legarsi alla sinistra e così andare insieme a fondo. La verità è che non abbiamo successo, abbiamo sempre meno primi ministri del Ppe e avremo anche meno seggi”. Sui popolari, ha avvertito, “pende il giudizio degli elettori”, “vorrei che il nostro partito evitasse questa sorte suicida”, “non leghiamoci alla sinistra, cerchiamo un’altra strada, quella della cooperazione con la destra europea. Non sappiamo quale formazione Salvini costruirà, ma speriamo riesca a crearne una forte”. Poi però il premier ungherese mette dei paletti “indigesti” per il leader della Lega. Perché se, rivolto agli italiani, conferma che “il Ppe deve collaborare con questa destra europea. Non è un segreto che io sostengo questa linea, la forma di questa partnership la vedremo più avanti, ma vorrei proprio che il vostro vicepremier cooperasse con il Ppe”, subito dopo chiama in causa Berlusconi. “Un ruolo chiave però lo deve svolgere Forza Italia, è il gruppo di Berlusconi a far parte del Ppe. Quindi questi sono affari italiani”, sottolinea. Per Salvini infine, la questione è nelle mani degli elettori: “Dipende da come voteranno i cittadini italiani“, precisa. “Se scelgono la Lega, quello che stiamo facendo in Italia lo faremo in Europa ovviamente alleandoci con tutti tranne che con la sinistra”.
Adolfo Spezzaferro
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