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Coronavirus, alunni rientrati dalla Cina possono restare a casa. Vittoria per i governatori del nord

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 8 feb – Alla fine il ministero della Salute accoglie la richiesta dei governatori del nord di prevenire un possibile contagio da coronavirus nelle scuole dell’obbligo. Per gli alunni di ritorno dalla Cina non ci sarà la quarantena obbligatoria, ma gli studenti possono stare a casa con assenza giustificata per un periodo di 14 giorni (periodo massimo di incubazione del nuovo virus). “Di fronte alla crescita del livello di diffusione del coronavirus 2019-nCoV in Cina – spiega in una nota il ministero – l’aggiornamento della circolare è ispirato al principio di massima precauzione. Nelle prossime settimane è, infatti, previsto il rientro di studenti che si trovano attualmente in Cina. La circolare riguarda i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità. La misura di precauzione prevista in questi casi è quella di una sorveglianza attiva, quotidiana, del Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento. Attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia. Tale monitoraggio consiste nella puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo coronavirus 2019-nCoV”.

Assenza giustificata per 14 giorni 

“Fermo restando il diritto inalienabile di bambini e ragazzi, di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di controindicazioni di carattere sanitario, il Dipartimento favorisce una ‘permanenza volontaria fiduciaria’ a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina”, prosegue il ministero della Salute. Il ministero della Istruzione, conclude il documento, “con il quale l’aggiornamento della circolare è concordato, con un suo autonomo provvedimento darà indicazione ai dirigenti scolastici affinché tali assenze siano considerate giustificate”.

Il plauso dei governatori del nord, alla faccia del Pd

E a dire che il Pd aveva attaccato i governatori leghisti del nord perché con le loro richieste fomentavano le paure irrazionali. Era stato il premier Conte a dire ai governatori del nord che la situazione era sotto controllo e che i bambini dovevano tornare a scuola. Ora invece, alla luce della nuova circolare, arriva il plauso dei governatori in questione, con quello del Veneto Luca Zaia che parla di “provvedimento responsabile“. “Apprezziamo la decisione del ministero della Salute di aggiornare la circolare per le scuole che recava indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso zone affette dalla Cina. Il buonsenso auspicato da me e dai colleghi di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino ha avuto il sopravvento“, afferma il presidente della Regione della Lombardia Attilio Fontana, che aggiunge: “Ringrazio il ministro Speranza per aver ascoltato le istanze del territorio non lasciandosi condizionare da quei ‘sepolcri imbiancati’ che hanno voluto strumentalizzare la nostra richiesta, mossa dall’unico obiettivo di garantire la massima tutela e precauzione possibile per la salute e incolumità dei nostri bambini e ragazzi”.

Adolfo Spezzaferro

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