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Bologna ostaggio dei centri sociali: un'ordinaria giornata di antifascismo violento

by La Redazione
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Roma, 17 feb – La città di Bologna ostaggio dei centri sociali antifascisti. “Colpa” di un comizio di Forza Nuova, in programma ieri in serata nella città felsinea e che ha generato una serie di violenze proseguite per tutta la giornata. A mezzogiorno, il solito collettivo Hobo, che già qualche settimana fa aveva fatto irruzione in una sede del Pd, è entrato di prepotenza a Palazzo d’Accursio, la sede del Comune di Bologna, srotolando uno striscione: “Consiglio comunale complice dei fascisti”. Qui sono restati feriti due agenti della polizia municipale intervenuti per sequestrare lo striscione: nello scontro uno ha riportato una frattura del malleolo, giudicata guaribile in 30 giorni, l’altro una distorsione del polso, per un prognosi di 13 giorni.
Un’ora dopo, in piazza Galvani, il luogo designato per il comizio forzanovista, una settantina i membri di vari collettivi bolognesi occupa la piazza. Sono presenti esponenti di Xm24, Vag61, Crash, Cua, Làbas e Nodo antifascista, tutte sigle dell’estrema sinistra cittadina. “Non è vero che tutti devono parlare”, spiega un esponente di Làbas e Tpo. Il clima si scalda, partono le cariche della polizia. Arrivano le manganellate, a cui i manifestanti rispondono con aste e bottigliate. Sei attivisti rimangono feriti, nel parapiglia rimane contuso anche un agente di polizia. Alla fine, gli agenti allontanano i centri sociali verso via Farini e piazza Cavour. La situazione, però, è tutt’altro che pacificata. In via Farini parte la seconda carica, nel bel mezzo del traffico del centro cittadino. Gli autobus si fermano e fanno scendere i passeggeri. Tutto il centro di Bologna resta bloccato, con lunghe code di macchine. Più tardi, in piazza Re Enzo, alle 17,30, inizia un presidio organizzato da Cgil e Anpi, al quale aderiscono anche numerosi esponenti di Pd e LeU.
Intanto la zona circostante a piazza Maggiore (sia piazza del Nettuno, sia piazza Galvani) viene presidiata da numerosi mezzi blindati delle forze dell’ordine, che predispongono barriere fisse per non fare entrare in contatto gli esponenti di Forza Nuova con gli attivisti dei centri sociali. In serata, un migliaio di manifestanti invade piazza Maggiore tentando di raggiungere il luogo del comizio. Ma si scontra ancora con le forze dell’ordine, che caricano con idranti e lacrimogeni: sette i feriti, sei manifestanti e un agente del reparto mobile di Padova, che è stato portato in ospedale. Ma le violenze dei centri sociali hanno l’avallo delle forze politiche: “È vergognoso che Minniti reprima gli antifascisti con la violenza e lasci invece che xenofobi, neonazisti e neofascisti possano esprimere le loro opinioni: continuiamo a ripetere che il fascismo non è un’opinione come le altre”, spiega il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo. Per Giovanni Paglia, di Liberi e Uguali, “occupare una piazza per impedire che possa essere usata dai fascisti è un preciso dovere di ogni buon democratico. È assurdo che si utilizzino le forze dell’ordine per cacciare a manganellate gli antifascisti e consegnare lo spazio a Forza Nuova”.

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12 comments

Noel Gallagher 17 Febbraio 2018 - 9:07

Antifa animali

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cenzino 17 Febbraio 2018 - 10:07

Sono evidentemente eterodiretti da qualcuno che vuole caos pre elettorale.

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AntonioS 17 Febbraio 2018 - 12:16

A Bologna i centri sociali hanno sempre fatto il lavoro sporco del PD. Sono i loro sgherri; in cambio l’ amministrazione comunale concede loro gli spazi che sono vere e proprie zone franche. Una vera associazione a delinquere.

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Bologna ostaggio dei centri sociali: un'ordinaria giornata di antifascismo violento | NUTesla | The Informant 17 Febbraio 2018 - 4:00

[…] Author: Il Primato Nazionale […]

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Tony 17 Febbraio 2018 - 5:29

…i nazicomunisti non si smentiscono….sempre bestie restano….srtumenti , come le ONG e daesh, degli USA sorosiani…

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Raffo 17 Febbraio 2018 - 11:27

Lo striscione “Bologna antifascista” , con cui le merde comuniste dei centri asociali ci si devono pulire il deretano , non è sempre vero……..conosco in questa potenzialmente meravigliosa città , ferita e insanguinata da anni di amministrazione piddina ed accoglienza catto-comunista , ora in balia di africani spacciatori e accattoni molesti……..dicevo,conosco a Bologna alcuni patrioti con tatuato il simbolo della X e sostenitori della nostra amatissima tartaruga , uomini e donne che con onore e compostezza marziale portano avanti valori di italianità e patria sconosciuti al lerciume comunista in genere………..qualcuno prima o poi taglierà fondi e prebende a cotale feccia sinistra.

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luciano 18 Febbraio 2018 - 11:44

Chiamare nazicomunisti i comunisti è linguaggio da antifascisti “democratici”……

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[…] numerosi centri sociali trasformano la città in occasione delle manifestazioni più accese – l’ultima venerdì scorso, con gli antifascisti a mettere le vie del centro a ferro e fuoco per… – ma allo stesso tempo non lesina di aiutarli, a dimostrazione di un rapporto ambiguo, fatto […]

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