“Sei bianca e ricca, stai in Germania a fare volontariato”. Salvini contro la capitana Sea Watch

Roma, 27 giu – Qualche giorno fa noi l’avevamo definita la pasionaria tutta dread e sindrome del Messia, Salvini ieri ci ha messo l’imprimatur: “La capitana della Sea Watch 3, eroina della sinistra, questa novella eroina del Partito democratico ha dichiarato qualche giorno fa: ‘io sono nata bianca, ricca e tedesca e ho deciso di fare volontariato nel Mediterraneo’, ma stai a casa tua. Se sei nata bianca, ricca, tedesca e vuoi fare volontariato, fallo in Germania aiuta gli anziani, i disabili“. Lo ha dichiarato nella serata di ieri a Porta a Porta, senza fare sconto alcuno a Carola Rackete, la comandante della nave Ong Sea Watch 3 che ieri ha forzato il blocco del governo italiano ed è entrata nelle acque territoriali italiane con un carico di 42 immigrati irregolari. L’imbarcazione si trova ora davanti al porto di Lampedusa. 

Troppo white guilt

Una ragazza ricca e annoiata che pur di riscattarsi del suo stesso white guilt ha messo a rischio 42 vite umane e ha violato i confini – sacri, fino a prova contraria – della nostra nazione. “Arriva in Italia, mettendo a rischio la vita di 42 esseri umani che sta sequestrando da 15 giorni. Io non autorizzo nessuno sbarco, non faccio il giudice ma ci saranno dei magistrati per esaminare la situazione e mi sembra che i reati siano evidenti”, ha proseguito il vicepremier. “C’è un paese europeo che è l’Olanda che se ne frega, c’è la Germania, di cui ha la nazionalità questo equipaggio, che se ne frega, e l’Unione europea al solito dorme”. La Rackete, in base al decreto Sicurezza bis, oltre alla multa fino a 50 mila euro, rischia ora come ipotesi di reato le accuse di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, per il quale la pena massima è di due anni, e resistenza o violenza contro nave da guerra per il quale il codice della navigazione prevede fino a 10 anni.

Cristina Gauri