Roma, 16 dic – Raffaele Marra è stato arrestato questa mattina a Roma dai Carabinieri del comando provinciale di via in Selci con l’accusa di corruzione. Fedelissimo di Virginia Raggi ed ex vice capo di Gabinetto della Giunta capitolina a 5 Stelle, ora capo del personale del Campidoglio. Insieme a lui è finito in manette il noto “palazzinaro” romano Sergio Scarpellini. La vicenda che riguarda Raffaele Marra risale al 2013 ed è legata alla compravendita delle case Enasarco, con Marra che avrebbe comprato un’abitazione grazie a 367 mila euro che gli avrebbe dato lo stesso Scarpellini. Come “merce di scambio” Marra avrebbe messo a disposizione il suo ruolo, visto che all’epoca era a capo del Dipartimento delle Politiche Abitative del Comune di Roma. A coordinare l’indagine è il procuratore aggiunto Paolo Ielo, mentre tutt’ora sarebbero in corso perquisizioni in Campidoglio.
Dopo l’avviso di garanzia e le conseguenti dimissioni dell’assessore Muraro di due giorni fa e il blitz di ieri della Guardia di Finanza in Campidoglio per il “caso nomine” (che vede sempre Marra tra i protagonisti, a causa anche della “promozione” di suo fratello Renato), un’altra brutta tegola per il sindaco Raggi. Pesanti potrebbero infatti essere le ripercussioni politiche e in termini di consenso per il MoVimento 5 Stelle, ma l’arresto di Marra potrebbe accentuare i dissidi interni ai grillini. La sua nomina, così come quella della Muraro, sulle quali la Raggi si impuntò, crearono pesanti frizioni e scontri con il mini direttorio romano e anche con lo stesso Beppe Grillo.
La Raggi arrivò a dire rispetto alla nomina di Marra “sia chiaro che senza di lui non vado avanti”, generando anche sospetti, così come per la nomina di Daniele Frongia, che tra la sindaca e l’ex uomo dell’amministrazione Alemanno ci fosse più di un’amicizia. Roberta Lombardi, deputata romana ed ex membro del mini direttorio invece definì Marra “un virus che ha infettato il Movimento”.
Davide Romano
1 commento
Col senno del poi aveva ragione la Lombardi a diffidare di Marra ma la Raggi aveva bisogno di una persona esperta per tale ruolo e si è fidata ora ci metta una persona onesta visto che lo slogan ONESTA’ va di moda nei 5 stelle.