Roma, 19 nov – Le sardine provano a prendere il largo e annunciano manifestazioni un po’ in tutta Italia. Le prime piroette emiliane dell’ennesimo “movimento dal basso” che già di primo acchito appariva come un’imperitura espressione girotondina della sinistra fuori dalla realtà, sono uscite in un batter d’occhio dalla labile scatoletta. Perché l’apparenza non sempre inganna e sovente l’abito fa il monaco, tanto più se lodato dalla grancassa mediatica avvezza alla retorica preconfezionata: sono “giovani laureati”, vengono dalla “società civile”, è una reazione “spontanea e pacifica” al “clima d’odio” e altre amenità saccheggiate al vocabolario delle insulsaggini.
Così, tra un attacco livoroso a Salvini e lo smodato entusiasmo (si fa per dire, considerato il personaggio in questione) di Zingaretti, grazie inoltre all’esaltazione scomposta e sovente rivelatasi fugace (per carità, del doman non v’è certezza) di quotidiani come Repubblica, si può accantonare per un attimo l’onda verde di Greta. Il mare non è ancora plastic free, ma dopo il Friday for future, sono spuntati i pesci ossei. Ad abboccare all’amo sembrano essere in tanti, almeno stando all’eco mediatica, quindi perché fermarsi a Bologna la rossa. La protesta val bene qualunque città, ecco allora un pervicace susseguirsi di annunci: da Torino a Palermo le sardine sono pronte a far capolino.
Contro Salvini quando governa il Pd
In tutte quelle piazze che i partiti di sinistra non riescono più a riempire (ad essere generosi, visto che spesso preventivamente neppure ci provano), si ode dunque riecheggiare una nuova paciosa Internazionale? Ammesso che le sardine mangino il panettone, le domande da porsi sono altre. Contro chi protestano? Cosa vogliono e da chi? La risposta è semplice: ce l’hanno con Salvini e intendono semplicemente contestarlo. Sorvoliamo sul fatto che si definiscono in virtù di questo un “movimento apolitico”.
Nient’altro, non si scorge lo straccio di una proposta politica che sia una. Tutto legittimo, ognuno sarà un po’ incazzato con chi vuole. Ma in Italia e pure nella regione in cui è sorto questo impareggiabile “movimento dal basso”, governa il Pd. Siamo dunque di fronte alle prime manifestazioni di piazza della storia che se la prendono con chi è all’opposizione e non sta decidendo il futuro di chi protesta, oppure ci è sfuggito qualcosa e il carnevale è stato anticipato a novembre?
Eugenio Palazzini
6 comments
Grande Palazzini, il mio redattore preferito, tagliente, arguto, e ” inesorabile “! Sempre disamine condivisibili, l’opinione di un essere senziente che non si fa fuorviare dal bombardamento delle ” minoranze rumorose “. Grazie a lei e ala redazione tutta, non demordete!
[…] 20 nov – Che strano questo movimento delle sardine. Di loro stessi dicono di essere non politicizzati, pacifisti e muti “per rispondere alla voce […]
[…] Le sardine sbarcano a Firenze. E nella culla del Pd renziano, chi poteva essere il patron del “movimento senza bandiere e colore politico” (risate) se non un ex-dirigente nazionale dem? Si chiama Bernard Dika, ha poco più che 20 anni […]
Caso unico al mondo di oppositori dell opposizione. Nel resto del mondo ci si batte contro i governi….
[…] rester, ne l’oublions pas, apolitiques, sans rien proposer en retour. Comme le souligne Il Primato Nazionale, nous sommes donc devant la première manifestation de l’Histoire qui s’en prend à […]
[…] 21 nov – Tutti pazzi per le sardine? A sinistra, molto a sinistra, c’è chi disapprova fortemente questa mobilitazione che in […]