Roma, 11 giu – Il mondo della sinistra «umanitaria» è in fibrillazione. Non cessano infatti a fioccare le accuse contro Matteo Salvini, reo di aver blindato i porti italiani per bloccare l’invasione immigratoria. Tra le tante sparate dei santoni liberal, si è distinta quella di Gino Strada, che così ha parlato dalla Annunziata prendendosela con il leader della Lega e il suo predecessore al Viminale: «Minniti ha fatto una politica che è un atto di guerra contro i migranti, che ha portato molti morti. Matteo Salvini vuole portare avanti l’opera di Minniti. Io spero che l’opera di Salvini finisca come quella di Minniti, nel nulla».
Gino Strada, proseguendo nella sua giaculatoria, ha poi finito per tirare fuori dal cilindro la più abusata delle accuse: quella di razzismo: «Io ho 70 anni – ha detto il fondatore di Emergency – e sono sconcertato. Non mi aspettavo di vedere ministri dell’Interno razzisti o sbirri in Italia. La politica di Minniti era pagare degli assassini per dire assassinatevi pure ma non a casa nostra. C’è continuità di intenti con il suo successore Salvini. Non hanno considerazione delle vite umane». E, infine, la rabbia lascia spazio al desiderio di espatriare: «Sono stanco. Vorrei andare via dall’Italia».
Il discorso di Gino Strada, obnubilato dal rancore, fa ovviamente acqua da tutte le parti. Innanzitutto, non si capisce perché un ministro dell’Interno non dovrebbe fare il suo mestiere, ossia salvaguardare i nostri confini e regolare l’afflusso di stranieri su suolo italiano. Insomma, non è Salvini a essere razzista, ma semmai sono stati degli scriteriati coloro che di recente hanno aperto le frontiere dell’Italia a chiunque, indiscriminatamente. Inoltre, è fin troppo comodo (e ipocrita) confondere il salvataggio delle vite in mare – che non ci risulta sia stato messo in discussione da nessuno – e la «politica delle porte aperte», che non è affatto un dovere morale, ma semplicemente una scelta ideologica ed etnocida. Ed è anche fin troppo comodo (e ipocrita) tacere del business dell’accoglienza: degli scafisti, dei sordidi interessi di certe «organizzazioni umanitarie», di Buzzi e degli «immigrati che rendono più della droga».
Il fatto, puro e semplice, è che la sinistra – in virtù di una presunta superiorità morale – non ha mai veramente accettato la discussione politica. Ci ha provato ma, una volta sconfitta, ha finito per gridare al complotto oppure per insultare gli italiani in quanto «ignoranti», «razzisti» e «retrogradi». Probabilmente in molti si ricorderanno di Umberto Eco, il santone della sinistra radical chic, che minacciò di emigrare nel caso Berlusconi avesse vinto le elezioni. Silvio vinse ma Eco non ci fece la cortesia di togliere il disturbo. È così che funziona a sinistra: si lancia l’allarme, si minacciano azioni forti, esodi ed espatri, ma poi tutto finisce in ridicoli digiuni a staffetta (sic!), inutili petizioni, appelli firmati da vari signor nessuno, o magari nel più patetico «era solo una provocazione». È proprio per questo che anche Gino Strada, che dice di voler andar via dall’Italia, rimarrà invece qui (purtroppo). Perché è tutta una farsa: il cosiddetto «coraggio civile» è solo la più conformistica e inconsistente delle armi della sinistra. Perché alla fine non impegna veramente nessuno, è solo boutade fine a sé stessa. Fuffa, insomma. Certo, se poi Gino Strada decide invece di fare sul serio, ce lo faccia sapere subito. Saremo ben lieti di pagargli noi il biglietto.
Vittoria Fiore
“Salvini razzista, voglio andar via dall’Italia”: Gino Strada, facci questo regalo
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15 comments
Strada parla come un adolescente ribelle scontento e frustrato che minaccia i genitori di andare via di casa se non gli permettono di fare quello che preferisce fare , a dispetto di tutti e di tutto. Ma i genitori sanno che il problema non sono loro ma è l’età
Mi offro di pagargli parte del biglietto
Ciao Gino. A mai più rivederci.
chissà come mai questo legame forte forte quasi sacrale con il concetto di “vita”
si scioglie come neve al sole quando si accenna criticamente ad aborto o eutanasia.
PS si porta via dall’Italia anche la figlia vero ?
Purtroppo pochi italiani sanno quanto è grande il business di emergency, se si comprendono anche, oltre a vari contributi le molte donazioni e eredità intere acquisite.Questi esaltati credono di avere la superiorità morale sugli altri connazionali e che gli altri devono sottostare alle invasioni che programmano e da cui traggono grande profitto
Un pensiero per chi e’ andato via dall’Italia perche rovianat dalle sinistre. Ciao Gino non ci mancherai affatto
Veramente questo parassita razzista anti Italiano se ne va dal paese…….??? Si sboccia,prepariamo la festa,musica e testi del grandissimo Skoll ……….che regalo inaspettato…… Troppo bello per crederci.
Ottima considerazione Egregio Blackwater. Sarebbe bello tentare una risposta,,
Gino perche non ti togli dalle palle tu e tutti i tuoi simili speriamo che tu espatri presto cosi’ ce ne abbiamo uno meno a rompere le gioie
ORGANIZZANDO UN CHARTER , POTREBBE VIAGGIARE IN BUONISSIMA COMPAGNIA … LUI , CECILIA , ASIA , BOLDRINI , ECC. ECC. CERTO , BISOGNA TROVARE IL PAESE DISPOSTO A SOPPORTARLI …
Buon viaggio …. W I D S !
http://www.trentinolibero.it/home/news/rubriche/lettere-dei-lettori/13992-2018-06-11-14-28-20.html
Gino Strada… Non si sa’se questo laureato da operetta, munito del pezzo di carta, (tutolo accademico), che la sinistra non ha mai negato a nessuno, (dei suoi…), sia la caricatura di Guccini, o viceversa…!… Io, quanto meno, devo ancora capirlo…..
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