Roma, 11 giu – In quel maledetto 2011, quando la stampa allineata gridava «Fate presto», la Banca centrale europea cessò di acquistare i titoli di Stato italiani, facendo schizzare lo spread alle stelle. L’obiettivo era far cadere il governo Berlusconi. Complottismo? Chiedete direttamente a Mario Monti: «Draghi decise anche di cessare gli acquisti di titoli di Stato italiani da parte della Bce, che avevano dato ossigeno al governo Berlusconi nell’estate e autunno 2011», rivelò l’ex premier in un’intervista al Corriere della Sera. Ora, però, Draghi si trova dall’altra parte della barricata, ed è addirittura Matteo Salvini a evocare lo spettro della Grecia e della Troika.
Salvini e lo spauracchio della Grecia
Dopo mesi di adesione alla narrazione dominante (e conseguente emorragia di consensi), il segretario della Lega sembra essersi ricordato di essere stato sovranista: «È un attacco all’Italia, ci vogliono svendere come la Grecia», ha detto Salvini a margine di un comizio a Genova. «È in corso un attacco da parte dei poteri forti del sistema finanziario, Banca centrale europea, Commissione europea, Parlamento europeo contro l’economia italiana, il lavoro e il risparmio degli italiani», specifica il capo del Carroccio. Che poi spiega: «Questo attacco avviene perché l’Italia è un boccone succulento per qualche speculatore e quindi stanno cercando di sfruttare il Covid e la guerra per mettere le mani sui gioielli che sono rimasti in Italia. Io penso che l’Italia debba reagire, il governo debba reagire e la Lega sicuramente reagirà».
Supermarket Italia
Ma non c’è solo lo spread ad agitare i pensieri del segretario leghista. Anche la questione delle auto a benzina e diesel, che l’Unione europea vuole eliminare entro il 2035, è un gran bel problema: «Da Bruxelles è in corso un attacco all’Italia. Scelta folle quella di mettere fuori commercio i mezzi a benzina e diesel tra pochi anni: significa solo aiutare la Cina. Vogliono ridurre questo Paese a un supermarket modello Grecia», tuona Salvini al termine di un comizio a Cuneo. «Assurdo sapere – ha aggiunto – che c’è chi, italiano, ha votato per mettere fuori dai giochi le auto italiane. Con la benzina di nuovo sopra i due euro e la guerra che va avanti sarà un disastro».
Il video
Valerio Benedetti
1 commento
non vedo che problema ci sia:
nuove elezioni,mettiamo su qualcuno che guardi esclusivamente al bene del nostro paese,(basta nazifanatici euroatlantisti)
dopodichè dichiarazione di STATO SOVRANO al di sopra dei trattati economici,
e facciamo solo e soltanto quello che conviene A NOI,
esattamente come tutti gli altri paesi dell’unione.
non pretendo che usciamo,sia chiaro…
ma se la germania,la francia,la spagna,l’olanda,la svezia,
la danimarca ecc pensano PRIMA ai propri interessi….
e POI a seguire le direttive ue,
PRETENDO che lo facciamo anche noi.