Roma, 19 feb – Franco Bechis dalle colonne del Tempo parla di un “dispetto a Virginia Raggi che voleva legalità” rispetto alla decisione del leader Pd Nicola Zingaretti di donare generosamente soldi sulla Casa delle Donne (si parla di 700 mila euro l’anno) mentre la povera “sindaca” era impegnata a chiedere alle occupanti l’affitto arretrato. Ma che ci crediate o no, Zingaretti è anche un mecenate di artiste femministe – anche se la parola arte forse in questo caso si usa in mancanza di più pertinenti definizioni.
Corsi di yoga, pilates, tutto a spese … vostre
La Regione Lazio a guida Zingaretti ha deciso di retribuire l'”attività sociale” portata avanti dalle femministe di Lucha y Siesta, sebbene la Raggi abbia già trovato un’occupazione sia per le donne maltrattate che risiedono nello sia per i professionisti che le seguono. Dunque, dove vanno questi soldi sonanti, in cosa effettivamente vengono spesi? Corsi di yoga e di pilates, o di tecnica vocale, e massaggi, regolarmente pagati da chi partecipa. E poi convegni, spettacoli, mostre d’arte, il tutto con la “giusta” connotazione politica, gestiti e promossi da amiche di amiche. Lucha y Siesta, l’associazione che ha in mano la Casa delle Donne, ad esempio, ne pubblicizza uno dal titolo emblematico: “Corpi impuri, il tabù delle mestruazioni”. Tenutosi a giugno dell’anno scorso, lo spettacolo è stato scritto e recitato da Marinella Manicardi.
“Il corpo mestruato della donna come quello di Gesù”
La Manicardi, si legge sul sito di Memoria Festival, è laureata in lettere, “debutta giovanissima in teatro con Luigi Gozzi, suo compagno d’arte e di vita” e in effetti quasi tutto ciò che fa echeggia le scelte del marito. In questo la Mainardi sembra essere un personaggio da film di Sorrentino o di Virzì. Per questo spettacolo che tra gli altri è uno di quelli sovvenzionati dalla Regione Lazio, si chiede “perché le tre religioni monoteiste: cattolica, ebraica e mussulmana considerano il corpo mestruato della donna, la donna, un corpo impuro. Perché impuro? Mentre il corpo insanguinato del Cristo è sinonimo di santità e la sua ferita sul costato assomiglia straordinariamente a un sesso femminile: un caso?”. Niente da dire sulla “felice” intuizione della Manicardi, il problema è che se si pone mente al fatto che nella medesima Regione non si riesce a far fronte alle richieste economiche dei disabili perché sono pervenute troppe richieste di assistenza, si perde un po’ il senso “artistico”.
Ilaria Paoletti
8 comments
…”papa-pappa” franceschiello sarà contento per il servizietto che gli hanno fatto i suoi compagnucci…ora, una bella messa con coro ” beeela ciao”..
L’ output decontaminante (mestruazioni) a fronte di un input contaminante e come tale un input anomalo (la ferita del Cristo)… Un processo normale, naturale. a fronte di un processo straordinario, innaturale… A M.Manicardi per l’ aberrante abbinamento… complimenti vivissimi; in linea con la Sua laurea “classica”? A posto siamo.
Circa certe somiglianze figurative…, non portatela a giocare a golf!
Ahccoglione!
Ma che cazzo si fumano/bevono/sniffano ????
mai vista una figa orizzontale !!!!! Tale il colpo di Longino con la Heilige Lanze . da cui NON scaturì che pochissimo sangue , ridando la vista al Centurione , e bagnando la Sacra Lama ,
essendo ormai il corpo dissanguato , vedansi i 4 εὐαγγέλιον ufficiali e pure tutti gli altri …….
Longino infatti doveva verificare la morte del RE dei Giudei ….. mai avrebbe colpito in verticale ,
fatica inutile …..
…. ma questi so’ MATTI !!!!!
Piccole persone girovaghe non sanno fare di meglio.
Ha detto una sciocchezza, il cattolicesimo non considera impuro il periodo mestruale.
In tempi antichi vietavano l’entrata in chiesa alle donne in quei giorni affinchè non sporcassero i pavimenti, ma si parla di molti secoli fa, quando le misure igieniche non erano certo quelle di oggi.
[…] Nicola Zingaretti e l’assessore Massimiliano Valeriani pensano di risolvere così il problema dell’emergenza abitativa nella Capitale e nel Lazio ovvero destinando il 10 per cento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e il 15 per cento del patrimonio delle Asp – gli ex istituti pubblici di assistenza e beneficienza -proprio a coloro che non hanno i requisiti per ottenere un alloggio popolare – e alla faccia di chi è in graduatoria. La legge regionale stabiliva, tra i requisiti per l’assegnazione, la cittadinanza italiana o il possesso di un permesso di soggiorno. […]
[…] Nicola Zingaretti e l’assessore Massimiliano Valeriani pensano di risolvere così il problema dell’emergenza abitativa nella Capitale e nel Lazio ovvero destinando il 10 per cento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e il 15 per cento del patrimonio delle Asp – gli ex istituti pubblici di assistenza e beneficienza -proprio a coloro che non hanno i requisiti per ottenere un alloggio popolare – e alla faccia di chi è in graduatoria. La legge regionale stabiliva, tra i requisiti per l’assegnazione, la cittadinanza italiana o il possesso di un permesso di soggiorno. […]