Roma, 6 nov – Avevano promesso che “il quartiere” – formula di rito che utilizzano per mimetizzare i propri militanti – sarebbe sceso in strada per cacciare via i fascisti dalla Magliana, a Roma. È finita che il quartiere, quello vero, con la sua anima popolare, ha cacciato via loro. È una storia esemplare quella avvenuta ieri nella borgata della capitale, dove gli antifascisti locali avevano indetto una giornata di mobilitazione per protesta contro l’apertura di una sede di CasaPound e un presidio di Forza Nuova nel quartiere.
I centri sociali si erano dati appuntamento in via Pieva Fosciana, a pochi metri da piazza De Andrè. “Invitiamo tutte le realtà antifasciste della città a mobilitarsi”, c’era scritto sul sito. Nonostante il divieto della questura, gli antagonisti hanno tentato di forzare il blocco della polizia. Ne sono nati pesanti scontri nei pressi di piazza Fabrizio de Andrè, con la Polizia che ha lanciato lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla e i dimostranti, si legge sul sito “compiacente” Contropiano “che rispondevano lanciando oggetti vari, bottiglie e pietre. La violenza delle cariche ha costretto gli antifascisti a disperdersi, inseguiti nel corso di una vera e propria caccia all’uomo realizzata da polizia e Digos fin dentro i bar e i negozi di Magliana”. Secondo un comunicato della Questura, ripreso fra gli altri anche da Repubblica, “intorno alle 17 centinaia di appartenenti al centro sociale Macchia Rossa sono usciti dai locali del centro, travisati con i caschi, armati di mazze, spranghe di ferro, sassi, petardi e bombe carta e hanno aggredito le forze dell’ordine causando devastazione e saccheggio nell’intera area. La circostanza ha scatenato la reazione dei residenti fortemente determinati a richiedere la chiusura del centro sociale. Il dialogo con i funzionari di polizia presenti sul posto ha riportato la situazione alla normalità. Nel corso dei disordini, che hanno visto protagonisti esclusivamente gli appartenenti ai centri sociali, sono rimasti feriti 3 operatori di polizia ed un manifestante”.
Alla fine, leggiamo di nuovo su Contropiano, “ben cinquanta dimostranti antifascisti sono stati ammanettati per strada e condotti nei commissariati di Tor Cervara e Tor Sapienza; si parla anche di un fermo già tramutato in arresto e di alcuni feriti e contusi. Nei confronti dei fermati è prevedibile una pioggia di provvedimenti cautelari e di denunce”. In serata poi le forze dell’ordine hanno perquisito il centro sociale Macchia Rossa, all’interno del quale sono state rinvenute mazze, bastoni, spranghe e contenitori con materiale esplodente. La sede (“occupata sin dalla notte dei tempi”, si legge sul loro sito) è stata posta sotto sequestro penale preventivo. Con il centro sociale praticamente chiuso dagli abitanti del quartiere, prima ancora dell’intervento delle forze dell’ordine, i militanti del Macchia rossa hanno provato sui social a incolpare dell’accaduto l’estrema destra, venendo però anche qui sbugiardati dagli abitanti del quartiere che hanno commentato riempiendoli di insulti. L’autodescrizione comparsa sul sito del centro sociale Macchia Rossa si conclude con un perentorio: “Cosa diciamo ai nostri avversari, ai capitalisti e ai loro servi? Quanno ve pare!”. Ieri, evidentemente, alla popolazione del quartiere “j’è parso”.
Giorgio Nigra
13 comments
Cioè le “guardie” hanno effettuato un 321 c.p.p. (insomma, roba solita…) e vorreste far credere che davvero “il quartiere” sarebbe insorto contro il centro sociale? Ma vi rendete conto che il sequestro penale preventivo non è un atto estemporaneo o spontaneo, nè tantomeno collettivo, bensì un provvedimento d’ufficio cui deve, obbligatoriamente, essere apposto il benestare giudiziale?
Vorrei solo sapere, sta fantomatica “popolazione del quartiere” cui, molto presuntivamente, “j’è parso”, che c’entra con gli sbirri che effettuano uno sgombero, dato che dal titolo dell’articolo sembra che siano scese proprio le famiglie in strada a chiudere il centro sociale!
Son passati i tempi dell’ “estremo centro alto”… Sempre più filo-questurini, eh?…
Caro Anonimo, poche pugnette, ieri se non era per il quartiere che giustamente vi ha preso a calci nel culo ,gli sbirri vi avrebbero lasciato fare i parassiti protetti per altri 10 anni nel vostro covo di merda.Invece siccome siete stupidi e non rappresentate piu’ nulla e nessuno..v’è parso!Adesso a cuccia.Marx vi avrebbe preso a sputi.
Forse i fatti accaduti alla Magliana, così come riportati dal Primato Nazionale, possono sembrare inverosimili. Com’è possibile che alcuni abitanti del quartiere abbiano pensato di prendersela con gli antagonisti, che hanno forse danneggiato “alcune” autovetture ma sempre con le migliori intenzioni? Può aiutare leggere la nuova versione riportata da Repubblica on line http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/11/06/news/roma_scontri_a_magliana_nove_arresti_e_quaranta_denunce-151451267/?refresh_ce , che sembra aggiustare un po’ il tiro sulla vicenda, anche se sotto il titolo continua a mescolare tutto assieme scrivendo: ” Dopo gli scontri di sabato pomeriggio tra Forza Nuova, Antagonisti, abitanti del quartiere e polizia sequestrato il centro sociale Macchia Rossa ” , quasi a prefigurare un tutti contro tutti che alla fine serve solo a non far capire nulla ai cittadini. Sarebbe ora che i giornalisti cominciassero a riportare le notizie in maniera più aderente alla realtà dei fatti, riportando separatamente le loro personali opinioni e considerazioni e lasciando che siano i singoli cittadini a decidere come giudicare. Già, sarebbe proprio ora.
Parassiti maleodoranti odiati dal popolo!
Caro Giancarlo
Premettendo che non sono nè romano, nè del centro sociale in questione (proprio per questo, ho letto il titolo dell’articolo e, incuriosito, ho deciso di approfondire credendo che questo luogo fosse stato realmente sgomberato dai residenti) lascio a te il privilegio delle “pugnette” e l’ormai sempre più stretta amicizia con le forze dell’ordine.
Fatto sta che a cuccia non ci sto e che non v’è stata alcuna “serrata nazional-popolare” da parte dei residenti. Solo l’ennesimo sgombero operato dalla celere…
Tentare d’altronde di mistificare la realtà quando vi sono centinaia o forse migliaia di testimoni, è impresa alquanto azzardata, ma tant’è…
E non citare Marx alla stracazzo di cane, che manco sai di che stai a parlà…
ed ora, se ti va, abbaia ancora un pò.
Infatti ci sono i filmati che mostrano il tutto. Anonimo o Nessuno, tanto fa lo stesso, quando capirete che sfasciare macchine e vetrine( soprattutto sotto casa propria )non è propriamente un percorso politico ma un atto da coglioni sara’ sempre troppo tardi.Cmq se non ci foste bisognerebbe inventarvi siete troppo ridicoli…Ripeto Marx vi sputerebbe in un occhio.
Caro Nessuno, qui nessuno è filocelerino, ma finchè si chiude una sede di zecche tanto di guadagnato.
Cari Komuistelli da strapazzo, voi con i centri sociali fate solo casino e lo fate diventare covo di nullafacenti per il prossimo. VI RODE vedere che i luoghi dove sorgono le sedi di Forza Nuova, come quelle di Casapound, regna sovrana la voglia di aiutare il prossimo e gli ultimi. Vedi come l’associazione di Destre “la Salamandra ” è andata nelle zone terremotate a fornire la propria opera di volontariato, mentre voi vi riunite per devastazioni e saccheggi.
VERGONATEVI! Probabilmente la vostra macchia rossa è sintomo che vi è arrivato il ciclo!
Un covo di parassiti in meno…peccato per l’immobile che sarà sicuramente svalutato…chi vuoi che compri un posto dove hanno bivaccato dei komunistelli codardi e tossici….zecche dovete sparire…
Caro Giancarlo
Ma di che stai parlando? Del video nel quale dodici (contate) persone (“residenti”?) marciano scandendo slogan politicizzati tipo “La Magliana non è rossa”?
E’ davvero così difficile per te capire che potessero essere, semplicemente, elementi, ripeto, “politicizzati” (se non veri e propri militanti), e che agissero “a favore di telecamera”? Non ti accorgi che quelle stesse persone scandiscono contro-slogan di Casapound ( “La Magliana non è rossa!”) ? Non ti dice nulla la circostanza per cui la medesima telecamera si muove in parallelo con loro, non dietro, non davanti, non di lato (cioè chi aveva in mano la macchina sta evidentemente partecipando alla spedizione con l’ “animus” di riprendere il tutto, cosciente del valore propagandistico dell’atto).
Perdonami, ma sono, forse per deformazione professionale, estremamente analitico e qui gli elementi “probatori” sono davvero claudicanti. Purtroppo la logica è un elemento spesso ignorato, ma tant’è; d’altronde so che alcuni compagni del luogo stanno per pubblicare un video-dossier della giornata di tenore molto diverso e con contenuti dettagliati, specialmente teso a svelare le menzogne delle fdo (anche per uso giudiziario).
Certo è che nessun compagno è stato aggredito dai “residenti”, avendo qualche manifestante anzi trovato rifugio dai celerini presso alcuni abitati, nei quali, i tanto “famigerati” residenti, questa volta solidali, hanno offerto la possibilità di nascondersi. Così come è certo che il centro sociale è stato “chiuso”, non dai dodici residenti, bensì da un mostruoso schieramento di celerini.
Ma al di là delle cazzate sui “residenti presuntivamente anticomunisti”, la vera trave nell’occhio è l’atto di aggressione unilaterale delle forze dell’ordine nei confronti, solo ed esclusivamente, del corteo dei compagni (e questo la dice lunga su chi è amico di chi…). Sono le forze dell’ordine, come in tante occasioni, ad aver creato la devastazione, con una caccia all’uomo tipo “retata cilena”. Essi, e solo essi, come in troppe occasioni, hanno innescato il meccanismo della violenza generalizzata per proteggere il presidio di Forza Nuova (da lì è cominciato tutto).
Le forze dell’ordine hanno portato il “disordine” in un intero quartiere. Innanzi a tale atto ostile, c’è chi ha avuto le palle di resistere, e chi, senza scuse, no (inutile ripetervi da che parte stavano i fascisti). A testimonianza del coraggio e del senso dell’onore di qualcuno, ci sono decine e decine di arresti con preoccupanti ipotesi di reato imputate a militanti spesso anche molto giovani.
La vera reazione di una “residente”, reale, a ciò che stava accadendo, si vede proprio nel video, quando dalla finestra si ascolta un: “Madò, mò caricano tutti…”, senza la formulazione di giudizi dell’uno o dell’altro tenore.
Però effettivamente avete carpito la simpatia di qualcuno… Avete dimostrato in maniera eccellente la sussistenza di una “corrispondenza d’amorosi sensi” tra voi e quelli che, una volta, chiamavate i “blu”…
Ecco. Lì probabilmente, avete fatto proseliti.
E va bene così (che poi tra l’altro, non che ci si metta molto ad occupare un altro immobile…).
Per concludere, solidarietà militante e complice ai compagni arrestati. Fanculo a tutta l’aria fritta.
Caro sig. anonimo/nessuno,
il suo commento qui presente è un concentrato di tutta l’ arroganza pseudo-ideologica e del tritume dottrinario di cui il (vostro) sistema prediletto vi riempie la scatola cranica già da quando uscite dalla catena di montaggio.
La prego, abbia perlomeno la decenza di evitare di scomodare parole quali “logica”. Usata da gente come voi, è soltanto profanazione.
Caro sig. Nessuno, spiace notare come ci sia ancora qualcuno che pensi sia giusto portare avanti le proprie istanze politiche spaccando le teste di chi non la pensa allo stesso modo od impedendo loro di parlare. Sembra impossibile che nessuno noti come la contrapposizione violenta degli anni settanta/ottanta abbia soltanto contribuito a consolidare un regime finto-democratico marcio e corrotto, capace di ipotecare il futuro della gioventù italiana pur di consentire l’arricchimento di amici e parenti ed il consolidamento di posizioni di potere politico ed economico. Se la popolazione della Magliana è così contenta dell’attuale situazione e così ben disposta all’accoglienza verso gli immigrati, come può un corteo di pochi elementi contrari (o anche tanti, che importa) causare un problema? Il “quartiere” avrebbe potuto rispondere democraticamente con una pacifica manifestazione, organizzata in un giorno successivo e perciò non vietabile, invece che distruggere lo stesso quartiere che li ospita. Anche nel caso la polizia abbia approfittato della situazione per cercare di sgomberare il centro sociale, la comprensibile reazione avrebbe dovuto essere finalizzata alla difesa estrema della propria posizione. In fondo, persa una sede, si può sempre cercare di occuparne un’altra, sempre che i nuovi vicini non ti considerino più una minaccia che un’opportunità. Solo un consiglio, da parte di uno che ha sempre imparato qualcosa dal confronto sincero con persone con idee ed esperienze diverse: se avete qualcosa di utile da dire, ditelo, se avete qualcosa di interessante da proporre, proponetelo, se avete qualcosa di buono da fare, fatelo, ma finitela di coprire le vostre mancanze con la violenza.
gli estremista di sinistra più schifosi vengono proprio dal macchia rossa,se chi dico io sta leggendo e sa che ce l’ho con lui,gli arrivi forte uno sputo sulla faccia