Roma, 19 mag – Niente vaccino in vacanza, parola del generale Figliuolo, che striglia le regioni: “Continuiamo con gli over 60 e i soggetti fragili, basta propaganda“. Così il commissario straordinario per l’emergenza Covid mette una pietra tombale sull’ipotesi di poter fare il richiamo del vaccino in villeggiatura. “Se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95 percento di possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo”, avverte Figliuolo. Ma Luca Zaia ci spera ancora: “Io non credo che ci sia quello che viene in vacanza per farsi la seconda dose del vaccino. Ma se un turista se la deve fare, è giusto che noi gliela facciamo“, dice il governatore del Veneto. “E non soltanto agli italiani: se ci autorizzano, anche agli stranieri”, chiarisce.
Figliuolo: “Programmare la vacanza in funzione dell’appuntamento per il vaccino”
Figliuolo taglia corto: si devono programmare le ferie in attesa della somministrazione del vaccino. “E’ bene che chi va in vacanza si regoli in funzione dell’appuntamento“, dice rispondendo indirettamente alle regioni, che vorrebbero più dosi proprio per vaccinare eventuali turisti. Niente da fare, per il commissario, che ricorda che per “AstraZeneca si può fare con un intervallo tra 4 e 12 settimane tra prima e seconda dose e con i vaccini a mRna a 42 giorni”. Insomma, le vacanze vanno programmate in base al calendario delle vaccinazioni. Un esempio: chi fa il vaccino entro maggio, avrà l’appuntamento per il richiamo a metà agosto. E non potrà fare la seconda dose in vacanza, ma dovrà rientrare apposta.
Il commissario alle regioni: “Continuiamo a mettere in sicurezza i più vulnerabili”
Inutile dire che il secco no di Figliulo sia motivato anche dal timore di alimentare ulteriormente il caos della campagna vaccinale (qui i dati aggiornati). Il rischio è che i sistemi informatici non registrino la seconda dose in una regione diversa da quella di residenza. Quindi, nessuna variazione del piano. “Bisogna andare verso le aperture in maniera ordinata e sicura. C’è stato un calo vertiginoso dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei decessi dovuto anche all’ordinanza che ha dato la priorità assoluta alle classi vulnerabili. Invito le regioni a seguire in maniera armonica e ordinata il piano vaccinale“, dice il generale. Poi a giugno si potrà passare alle altre categorie, assicura il commissario. “Penso alle categorie produttive, gli alberghieri, al settore della grande distribuzione che ne hanno bisogno, i cassieri che hanno lavorato dall’inizio della pandemia e che per me sono eroici come i medici. Tutti sono essenziali ma adesso dobbiamo continuare a mettere in sicurezza le persone più vulnerabili”, ribadisce.
A giugno arriveranno circa 20 milioni di dosi
Le regioni, dal canto loro, hanno aperto le prenotazioni agli over 40, in attesa che arrivino le dosi. Anche perché secondo una proiezione della curva vaccinale entro l’8 giugno circa la quasi totalità degli over 60 avrà ricevuto almeno la prima dose. Il ritardo accumulato per la vaccinazione degli anziani e dei fragili sarà colmato grazie allo slittamento dei richiami Pfizer o Moderna (fino a 42 giorni), che permette di avere a disposizione più vaccini. A giugno poi in Italia arriveranno circa 20 milioni di dosi: entro settembre, salvo complicazioni, il grosso della popolazione sarà vaccinato. Ma non è affatto detto che raggiunto questo risultato la campagna vaccinale sarà completata. Infatti a detta di esperti come Locatelli del Cts è quasi certo che andrà fatta una terza dose del vaccino.
Zaia non vuole rinunciare ai turisti: “Faremo la seconda dose di vaccino a chi viene in vacanza”
Zaia intanto non vuole rinunciare ai turisti e in un’intervista al Corriere della Sera annunci che vuole dare la seconda dose del vaccino a chi va in Veneto in vacanza. E spiega anche come fare. “Non è da affrontare come una complicazione. Si rilascia un certificato che riporta il lotto del vaccino e poi il turista potrà far registrare la vaccinazione a casa. Semmai, dobbiamo smetterla – obietta caustico – di affidare le pratiche all’ufficio complicazioni affari semplici”.
Adolfo Spezzaferro
3 comments
pero’ non si tiene conto che le ferie sono state programmate sin da febbraio. e allora come la mettiamo
“Ufficio complicazioni di affari semplici” gliela diamo buona, anzi buonissima.
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