Roma, 12 set – Il gas prosegue nella sua caduta di prezzo, come riporta l’Ansa, mentre la guerra in Ucraina è in una fase caldissima. La fondamentale fonte energetica, dopo aver registrato quotazioni folli nelle scorse settimane, ora lascia intravedere almeno la possibilità di respirare. Ma da Bruxelles trapela l’intenzione di insistere sul tetto massimo.
Gas, il prezzo cala ancora. Future sotto i 200 euro
Il prezzo del gas crolla: i future Ttf in scadenza a ottobre, infatti, calano a 195,5 euro al megawattora, una diminizione del 5,6%. Il petrolio, al contrario, inverte e cresce dell’1%. Il mercato delle materie prime in generale continua ad essere in fermento, con l’oro che sale dell’1,1%. I viveri ovviamente tengono viva l’attenzione, ma soprattutto il grano che tanto aveva fatto tremare nei mesi scorsi, conferma il calo degli ultimi tempi, scendendo nelle versioni “tenero” e duro” rispettivamente dello 0,5 e 0,6%.
L’Ue ci riprova con il price cup
Mentre il gas cala di prezzo, l’Ue rimette al centro del dibattito il cosiddetto “price cup”. A parlare è il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, che intervistato su Radio 24 si esprime così sul tema: “Già ieri c’è stata la chiamata per un primo gruppo di esperti, tra cui un italiano”. Secondo Cingolani, “nell’arco di due settimane” ci saranno le prime direttive. Poi aggiunge: “Per la decisione non serve l’unanimità, si va a maggioranza qualificata”. Infine, la dichiarazione secondo la quale il governo un sarebbe intenzionato a rifornire le aziende in difficoltà di una certa quantità di gas a prezzo controllato: “Gli operatori che mettono questo gas a disposizione non sono delle onlus, sono aziende quotate in Borsa, non gli si può chiedere di regalare allo Stato il gas da dare a prezzo scontato, ci sono degli investitori a cui devono spiegare l’operazione”.
Alberto Celletti
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correggete il titolo “price cap” non cup
[…] per oggi, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”. L’offerta di gas russo rispetto a quella complessiva a disposizione dell’Italia era ormai inferiore al 10%. La […]
[…] per oggi, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”. L’offerta di gas russo rispetto a quella complessiva a disposizione dell’Italia era ormai inferiore al 10%. La […]