Roma, 22 ago – “Il voto è un’ipotesi che non ci intimorisce affatto. Ma non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani. Stare al governo ha fatto perdere consensi al M5S e la strada più conveniente adesso sarebbe tornare al voto. Ma i cittadini ci hanno votato per cambiare l’Italia e non per cambiare il M5S. Il coraggio non è di chi scappa ma di chi prova a cambiare le cose senza mollare mai”. E’ quanto dichiarato da Luigi Di Maio al termine dell’incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella, nell’ambito delle consultazioni per la crisi di governo.
Con ritorno al voto salta il reddito di cittadinanza
Secondo il leader dei Cinque Stelle “a causa di questa crisi il consiglio dei ministri non riesce ad approvare leggi che servono a migliaia di lavoratori italiani. Quota 100 e reddito di cittadinanza rischiano di saltare a fine anno, perché rischiamo di non avere un governo prima di dicembre. Possibile aumento dell’Iva e ritorno a legge Fornero. Si rischia di riportare il Paese a una crisi non diversa a quella del 2008″. Dunque secondo Di Maio non è possibile tornare al voto adesso senza far sprofondare l’Italia in una grave crisi, per questo apre a un nuovo governo. Senza specificare con chi il M5S è intenzionato a formare una nuova maggioranza ma di fatto fornendo un assist al Pd, il leader pentastellato ha elencato “dieci impegni presi” che a suo avviso devono essere portati avanti.
I dieci punti per un nuovo governo
Ecco quali sono le priorità che secondo Di Maio dovrebbe avere il nuovo governo: 1) taglio dei parlamentari; 2) una manovra equa che preveda stop all’aumento dell’iva, taglio cuneo fiscale, salario minimo; 3) Italia al 100% rinnovabile, cambio di paradigma quindi sull’ambiente; 4) una legge sul conflitto di interesse e la riforma della Rai ispirata alla Bbc; 5) dimezzare tempi della giustizia; 6) autonomia differenziata e riforma degli enti locali; 7) legalità, carcere per i grandi evasori e contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina con politiche mirate dell’Ue; 8) piano straordinario di investimenti per il Sud; 9) riforma del sistema bancario, che separi banche di investimento da banche commerciali; 10) tutela dei beni comuni, legge contro le classi pollaio. Approvare subito legge su acqua pubblica.
“Sono state avviate tutte le interlocuzioni per trovare una maggioranza solida che converga su questi punti che ho elencato. L’Italia siamo tutti, indistintamente da interessi politici o di interessi di parte”, ha concluso Di Maio.
Eugenio Palazzini
1 commento
I dieci punti sembrano cose concordate con il pd ma utili a sembrare “duri e puri”.L’Italia al 100% rinnovabile è una boiata fuori dalla realtà per qualsiasi paese al mondo e fermerebbe le industrie e i trsporti ma tanto sono solo chiacchere per i creduloni.Il contrasto all’ immigrazione con l’UE è già un controsenso visto che gli oligarchi stranieri ci vogliono annullare come popolo tramite l’immigrazione selvaggia per comperarsi anche i musei senza proteste da parte di gente senza piu’ una identità e che non rivendica alcun diritto di cittadinanza.
Si potrebbe continuare per ore sulle promesse vane e demagogiche e inefficaci( non si parla di alcun sovranità monetaria ma appena di suddivisione bancaria che nemmeno faranno)ma già la premessa del discorso fà capire le bugie che raccontano.Dice infatti Di Maio ” Stare al governo ha fatto perdere consensi al M5S e la strada più conveniente adesso sarebbe tornare al voto” .Questa frase è un controsenso totale; se hai perso consensi è normale che la strada MENO conveniente è tornare al voto.
Prendono per il sedere gli italiani e pretendono di essere pure creduti questi seguaci del comico logorroico totalmente inadatti a governare