Roma, 26 feb – A strumentalizzare il drammatico naufragio a Crotone, la sinistra non ha perso tempo. Puntuale come un orologio svizzero, è arrivato lo stonato – mai come in questo caso – coro no border. Ad aprire le danze, neanche a dirlo, è stata una Ong.
Delirio Ong
“Questa non è una tragedia, è la conseguenza di scelte precise da parte del governo italiano e dell’Europa. Se ci fossero i mezzi a soccorrere nessuno morirebbe in mare”, afferma Open Arms. La verità è ovviamente un’altra: ci sarebbero meno morti in mare se nessuna rete di scafisti criminali traghettasse persone disperate verso le coste italiane e se nessun fan dell’accoglienza incoraggiasse queste partenze. Oltretutto, il peschereccio naufragato stamani proveniva dalla Turchia, una rotta che solitamente le Ong non coprono perché stazionano per lo più sulla rotta libica.
Naufragio di Crotone, così la sinistra incolpa il governo
Eppure, anche di fronte a una tragedia simile, gli immacolati compagni riescono a delirare senza un briciolo di vergogna. Prova ne siano le dichiarazioni di esponenti politici dem come Elly Schlein, ancora alle prese con il voto delle primarie ma subito pronta a sparare fesserie propagandistiche. “Un’altra tragedia pesantissima che coinvolge molti bambini, non è accettabile che il Mediterraneo sia diventato un grande cimitero a cielo aperto”, dice la Schlein parlando dal seggio dove ha votato. Per poi farneticare: “Questo fa capire quanto sia disumano e contro ogni diritto fondamentale fare dei decreti che hanno il solo scopo di rendere più difficile salvare le vite in mare”.
Altro commento fuori luogo è arrivato da Giuseppe Provenzano, vicesegretario Pd: “Di fronte al naufragio, alla tragedia di Crotone, è tempo di silenzio e dolore. Ma chi ha speculato sui morti? Chi ha dichiarato una folle guerra alle Ong scoraggiando i soccorsi. Chi ha promesso blocchi navali e in Europa costruisce muri e non un governo solidale del fenomeno”. Alla faccia del tempo del silenzio.
E ancora, l’impareggiabile Nicola Fratoianni: “Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un ‘carico residuale’ vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati”, cinguetta il leader di Sinistra Italiana
Stessa solfa partorita da Angelo Bonelli dei Verdi: “Questo ulteriore naufragio pesa sulla coscienza delle istituzioni europee e del governo italiano. I decreti sulle ONG approvati dal governo Meloni ostacolano i salvataggi in mare”.
Sono soltanto alcuni esempi di pura strumentalizzazione della tragedia di oggi, a cui purtroppo temiamo proprio che ne seguiranno altri. Solito schema ignobile.
Alessandro Della Guglia
4 comments
Senti senti; il bue che dice cornuto all’asino; sono loro che li chiamano, che li finanziano in nero e in bianco; che li invitano. che mandano i loro scagnozzi a prenderli con le barche, con le navi, e tra poco anche con i monopattini, loro che sognano di realizzare il grande progetto di affondare l’Italia, loro danno la colpa al governo – anzi il GOVERNO.? E poi oggi pretendono di eleggere un segretario ? il SEGHETARIO per loro ci vuole.
Naturalmente quello della sinistra(e delle ong) è il solito miserabile sciacallaggio. Basterebbe riflettere per capire quanto siano strumentali le accuse. Le ong raccattavano(e raccattano…) migranti quasi esclusivamente in Libia, si appostavano davanti alle coste dove facevano avanti e indietro per giorni e, dopo diverse operazioni di “salvataggio” ,quando erano piene come scrofe gravide, ottenevano il porto sicuro siciliano(Pozzallo uber alles…) gentilmente offerto dai governi sinistri. Sostanzialmente ciò significa che nel luogo del disastro in Calabria ,quasi certamente non ci sarebbero stati comunque( e chiediamoci perchè i migranti hanno preferito l’Italia alla più vicina Grecia, io un’idea ce l’ho…). Bonaccini dice che questo è il risultato di anni di “porti chiusi e prima gli italiani” ; io francamente non ho idea di quale sia l’universo alternativo dove costui ha vissuto finora, perchè i porti sono stati letteralmente spalancati in questi ultimi dieci anni(con l’eccezione di qualche mese di Minniti e l’anno giallo-verde) ; del resto solo l’ultimo anno sono arrivate oltre centomila persone…Purtroppo per loro (piddini, ong e amichetti vari)la gente è un po’ più smaliziata e non crede più alle loro balle, anche perchè aumentano sempre più gli italiani che pagano lo scotto di politiche migratorie lassiste(quando non apertamente incoraggianti il fenomeno, vedi promesse di ius soli e regolarizzazioni di massa…).
Solo bastardi senza gloria.
Il rispetto per i defunti, va bene… pero’… e so anche di non essere molto originale… ieri sera stavo riflettendo cosi’ (e penso che siano fatti, non opinioni)… schematizzo:
a. non si puo’ ‘trasportare’ tutta la popolazione Africana in Europa (e men che meno in Italia);
b. ma i signori [minuscolo e plurale intenzionali] in foto hanno veramente l’intenzione di scaricare sull’italico contribuente (chi paga?) tutta questa massa di diseredati (?) in arrivo (presenti e futuri)? vero che “la proprieta’ e’ un furto”, ma forse qui si sta esagerando un filino…;
c. possibile che il natante di che trattasi – sembra proveniente dalla Turchia – abbia circumnavigato l’intera Grecia, isole comprese (per tacere di Cipro e dell’Albania), solo perche’ sembra proprio che DOVESSE arrivare sul patrio suolo? o c’e’ qualche altra cosa che io non sono capace di vedere?
Ovviamente non riesco nemmeno ad immaginare ricette per la soluzione della spinosa questione, pero’ – forse – qualche intervento ‘a monte’ (dico nei paesi di ‘partenza’) potrebbe giovare…