Roma, 19 feb – I clandestini riprendono ad assediare Lampedusa, letteralmente in fase di esplosione dopo gli sbarchi affollatissimi degli ultimi giorni.
Clandestini e Lampedusa: numeri da capogiro
Il “parziale” è di 2mila clandestini arrivati a Lampedusa in 24 ore. Il “totale” molto peggio, dal momento che questi si aggiungono ai 925 arrivati venerdì su una ventina di imbarcazioni. La somma finale quindi sfonda il muro dei 2.800 e si avvicina ai 3mila. Per un luogo che prevede 350 posti: un massacro. Come hanno fatto notare anche in altre sedi e come abbiamo ripetuto più volte anche noi, i ritmi sono decisamente estivi (visto anche il clima mite che, indubbiamente, non aiuta). E fa venire i brividi il solo pensiero di cosa potrebbe essere l’estate. Le provenienze? Le solite, e “come al solito” (si perdoni il gioco di parole) da Paesi non sempre coincidenti con i luoghi di partenza, ovvero Tunisia e Libia. Anzi: Costa d’Avorio, Camerun, Sierra Leone, Guinea, Burkina Faso.
Ma il decreto Piantedosi?
La domanda è, ovviamente, provocatoria. Il decreto del governo, finora, non ha ottenuto nessun risultato. Anzi, ha peggiorato la distribuzione degli sbarchi, diffondendoli in tutta Italia. Ma sorge spontaneo un altro quesito: com’è possibile che non si sia ottenuto nemmeno un alleggerimento dell’hotspot di Lampedusa, vista la possibilità di far sbarcare le Ong in tutto il resto d’Italia? E la risposta è abbastanza semplice: gli sbarchi non ufficiali, che costituiscono tutt’ora la maggioranza (attirata dalle calamite delle Ong e dalla guardia costiera italiana) non seguono certamente i codici di condotta. Neanche le navi umanitarie, se è per quello, ma il discorso lo conosciamo, purtroppo, fin troppo bene.
Stelio Fergola
4 comments
Perchè gli italiani non vanno più a votare?
Un paese che non difende i propri confini tradisce la natura stessa della sua costituzione attraverso il mandato dei propri cittadini, esistere in uno spazio definito e difeso.
Uno stato che non è in grado di controllare il perpetuare della violazione dei propri confini realizzata attraverso lo sfruttamento truffaldino da parte di agenti esterni e interni, di leggi e diritti conquistati dai propri cittadini e che ora garantiscono impunità agli sfruttatori e immunità agli sfruttati.
Uno Stato che consente sistematicamente di essere invaso da una massa di clandestini di cui la maggior parte giunge nel nostro paese per coglierne le opportunità di poter svolgere varie attività di malaffare con rischi minimi o inesistenti.
Uno stato non vede i propri cittadini onesti sempre più gravati e vessati da decenni di degrado sociale culturale dove l’ingiustizia sociale è una quotidianità da digerire giornalmente.
E’ uno stato che giustamente, non ha la fiducia dei cittadini è uno stato dove i cittadini non vanno più neanche a votare.
Bravi, bravissimi. E’ soprattutto per porre un freno a questa invasione che li avevano votati. Io no, già lo sapevo che eran tutte chiacchiere.
Ma lasciateli lì no? Ma che fastidio vi danno? L’isola non è nemmeno tutta abitata, c’è ancora spazio per accogliere un paio di milioni di persone. Se andate a toglierli è certo che poi ne chiamano altri. Quando poi staranno un pò strettini vedrete che qualcuno troverà il buon senso, cercherà di tornare a casa e allora dovremo arganizzare noi i taxi del mare e nasceranno i nuovi trafficanti che però questa volta saranno i benvenuti.
[…] Clandestini, Lampedusa di nuovo al collasso: quasi 3mila arrivi in tre… […]