Roma, 11 mar – Per aiutare famiglie e imprese colpite dal caro bollette bisogna “considerare l’ipotesi di uno scostamento di bilancio“: così il ministro leghista dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Oltre a interventi a livello europeo, auspicati dal titolare del Mise, serve che il governo spenda più soldi. Per sostenere le aziende che rischiano di chiudere per il caro energia così come i cittadini che devono scegliere se fare la spesa o pagare la bolletta.
Giorgetti: “Caro bollette, considerare ipotesi dello scostamento di bilancio”
Se la situazione del caro energia e bollette, accentuata dalla guerra in Ucraina, “continua, le ripercussioni economiche sono tali per cui dovremo considerare l’ipotesi” dello scostamento di bilancio. Indispensabile “per aiutare le imprese a reggere l’urto e le famiglie in difficoltà“. Così Giorgetti, ospite di Controcampo del Messaggero, aggiungendo che lo scostamento ovviamente sarebbe “da quantificare”.
“Servono decisioni a livello europeo”
Il ministro leghista riconosce che il decreto approvato per ridurre le bollette non è sufficiente per fronteggiare i rincari schizzati alle stelle con la guerra. “Per ridurre i rialzi delle bollette bisogna assumere decisioni a livello europeo. E si sta ragionando se scollegare i prezzi dell’energia in generale da quelli del gas“. Anche perché, sottolinea il titolare del Mise, ci sono aziende che hanno extraprofitti.
“Sicuramente alcune cose del Pnrr andranno aggiornate”
Più in generale, avverte il ministro, “il problema” del caro energia “riguarda il governo nel suo complesso in particolare il premier Draghi e il ministro Franco. Ma io penso che dovremo riflettere attentamente sulla questione per quantificare e valutare l’impatto e l’intervento. Con la crisi in Ucraina, sicuramente alcune cose andranno aggiornate nel Pnrr“, chiarisce.
“Dobbiamo ridurre la tassazione sulle fonti energetiche”
Per Giorgetti infatti è “impossibile anche per la lievitazione dei prezzi delle materie prime rispettare una serie di obiettivi fissati, il mondo è cambiato e noi dobbiamo essere flessibili“. “Per ridurre i rialzi delle bollette, a livello nazionale bisogna immaginare una riduzione della tassazione sulle varie fonti energetiche“. Senza interventi “la situazione sui bilanci familiari e delle aziende diventa insostenibile”, avverte il ministro.
Adolfo Spezzaferro