Bolzano, 9 mag – Il dato più sorprendente delle elezioni comunali di Bolzano è senza dubbio l’affermazione di CasaPound Italia. Nel giro di un anno il movimento ha raddoppiato i consensi, ottenendo il 6,7% come lista ed eleggendo tre consiglieri, mentre il suo candidato sindaco, Maurizio Puglisi Ghizzi, ha registrato il 6,21%. Andrea Bonazza, coordinatore per il Trentino Alto Adige di CasaPound ed eletto consigliere con ben 861 preferenze (il più votato di tutto il “centrodestra”), in un’intervista al Primato Nazionale commenta il risultato elettorale ed in vista del ballottaggio annuncia: “Ora tutti dovranno fare i conti con noi”.
A Bolzano CasaPound quasi al 6,70% e tre consiglieri eletti. Un risultato sopra le aspettative?
Io me l’aspettavo. E’ andata un po’ meglio del previsto ma me l’aspettavo. Perché noi, a differenza di altri partiti che passano le campagne elettorali lavorando sui contatti dei call center, i nostri “sondaggi” li basiamo stando tutti i giorni per strada, nelle piazze, nei bar. E quindi parliamo con la gente, sentiamo quello che la gente ha da dire, anche nell’urna.
Quali sono gli elementi che caratterizzano il successo di CasaPound a Bolzano?
Il nostro è un movimento di popolo. Un movimento che porta il tricolore in testa in ogni cosa che fa, per tutte le sue cause, finisce per aggregare a sé sia il malcontento del popolo ma anche le aspettative degli italiani, nella volontà di riscattare una nazione intera.
La tua esperienza da consigliere ha dato modo ai cittadini di vedere la differenza tra la vecchia politica e CasaPound?
Assolutamente sì, entrando l’anno scorso in Consiglio Comunale si è creata una prima spaccatura in questa “grande diga”, che adesso si sta smantellando tutta e c’è un fiume in piena pronto a scorrere per le strade della nostra città e di tutta Italia.
Le ultime vicende relative a Brennero e immigrazione hanno influito sul risultato?
Tutti ne stanno parlando, ma la questione del Brennero non è un affare recente, esiste da diverso tempo. Ci sono tutte le città italiane che sono ridotte malissimo, che affondano nel degrado, anche a causa dell’immigrazione. La gente questo lo vede, la gente è stanca e ha bisogno di soluzioni radicali e non “cerchiobottiste”.
La Lega ha perso dei consensi rispetto al 2015. Una parte del loro elettorato si è spostato verso CasaPound, dopo l’allontanamento dalle vostre posizioni da parte del Carroccio?
Penso proprio di sì. Di sbagli la Lega ne ha fatti, ora dovranno fare i conti con questo, oltre all’allontanamento da Cpi anche lo sbaglio di andare troppo a lisciare il pelo alla Svp, che ricordo essere il partito sudtirolese tedesco che ha malgoverno fino ad oggi.
Cosa cambia da oggi per Bolzano con i tre consiglieri e il maggiore peso elettorale acquisito da CasaPound?
Tutti dovranno fare i conti con noi. In primis in fase di ballottaggio bisognerà vedere se il candidato sindaco del centrodestra, che nei mesi scorsi dall’opposizione aveva ribadito la chiusura delle porte nei confronti di CasaPound per ammiccare alla Svp, ora che il partito etnico tedesco sta invece già facendo accordi con il Pd, riaprirà le porte a CasaPound. La cosa appare probabile a giudicare dalle dichiarazioni di vari esponenti del centrodestra in queste ultime ore. Bisogna vedere però se sarà CasaPound ora a sbattergli la porta in faccia, oppure valutare se si può collaborare in qualche modo sulla base dei programmi. I programmi del centrodestra avrebbero quantomeno bisogno di un attimo di “sprint”, cosa che il nostro programma, sicuramente più radicale, potrebbe dare.
Pensi che CasaPound potrà ottenere risultati importanti come quello bolzanino anche nelle altre città dove è candidata?
E’ un trend che si può e si deve estendere, in tutte le città d’Italia che andranno al voto tra un mese.
a cura di Davide Di Stefano
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Adesso Roma!