Roma, 24 dic – Dopo una seduta fiume che ha occupato il parlmento e il governo per l’intera notte di ieri, questa mattina è arrivato il via libera da parte della Camera dei Deputati alla legge di bilancio. Il testo è stato approvato con 197 voti a favore, 129 contrari e due astenuti. La manovra passerà dunque al Senato che la esaminerà dal 27 dicembre, costretto ad approvarlo in toto senza modifiche per evitare di sforare i tempi.
Il commento di Giorgetti
Una legge di bilancio che verrà ricordata principalmente per le difficoltà dovute alle tempistiche ristrette. Il ministro dell’economia Giorgetti ha così commentato l’approvazione: “È come con gli aerei quando c’è un po’ di turbolenza, l’importante è atterrare“. Una manovra che nel complesso vale intorno i 35 miliardi di euro. La maggior parte delle risorse servirà a prorogare molte delle misure attualmente in vigore per contenere gli effetti dei rincari dovuti al caro energia.
Le misure all’interno della manovra di bilancio
Come ampiamente anticipato, all’interno della legge di bilancio vi è una stretta sul reddito di cittadinanza. Quest’ultimo decadrà dopo il primo rifiuto ad una offerta di lavoro e per i lavoratori considerati occupabili verà corrisposto per un massimo di 7 mensilità nell’arco del 2023. Inoltre, per i giovani tra i 18 e i 29 anni che hanno finito la scuola l’erogazione è subordinata alla partecipazione a corsi di formazione. Per chi è in povertà assoluta è stato invece istituito il reddito alimentare.
Sul piano delle pensioni è stata attuata una modifica della rivalutazione automatica degli assegni, con un aumento dall’80 all’85% dell’indicizzazione per quelli tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), e una riduzione degli scaglioni per le pensioni più alte. Le pensioni minime sono state aumentate fino a 600 euro, ma solamente per gli over 75 e solo per il 2023. Opzione donna sale a 60 anni, riducibili di uno anno per figlio fino ad una massimo di due, e per sole tre categorie: caregiver, licenziate o invalide.
É stata introdotta una maggiorazione dell’indennità di congedo parentale per i lavoratori subordinati. Un mese di congedo parentale potrà essere fruito da entrambi i genitori, compresi quindi i papà, fino al sesto anno di vita del bambino. Verrà retribuito all’80% della retribuzione e non più al 30%. È stato aumentato l’assegno familiare per le famiglie numerose. Dal primo gennaio la maggiorazione mensile forfettaria per i nuclei familiarei con quattro o più figli sarà incrementata a 150 euro, diversamente dai 100 euro previsiti inizialmente. Il bonus psicologo è stato reso permanente, salendo da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50.000 euro.
Pos e 18app
È stata eliminata la norma che introduce un tetto di 60 euro entro il quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare le transazioni tramite Pos. Tuttavia è stato attivato un tavolo permanente tra le categorie interessate sui costi delle transazioni elettroniche a carico degli esercenti. Sullo sfondo la possibilità di introdurre un contributo straordinario a favore dei negozianti per le banche e per i prestatori dei servizi di pagamento.
Un’altra misura contestata prima del voto era stata quella riguardante la modifica della 18app, il bonus di 500 euro per i neomaggiorenni. Come già anticipato nei giorni scorsi, si è proceduto con una modifica. Dal 2024 il bonus sarà sostituito da due carte: una “Carta Cultura Giovani”, riservata solamente ai neomaggiorenni il cui nucleo familiare ha un Isee inferiore ai 35mila euro; e una “Carta Merito” per gli studenti delle scuole superiori che ottengono il massimo dei voti all’esame di maturità. Entrambe le carte avranno il valore di 500 euro e saranno cumulabili per chi soddisfa entrambi i requisiti.
Michele Iozzino
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