Roma, 27 mar – Anche sugli imperi dei dittatori più sanguinari del mondo e che sembravano indistruttibili, alla fine è tramontato il sole: Mino Raiola, che è bene ricordare è uno dei più potenti agenti di calciatori in circolazione e non è certo un dittatore, negli ultimi giorni ha dato vita, a livello mediatico, ad un teatrino di intolleranza verbale piuttosto cruento. Nell’ordine, ha raccontato, in un’intervista radiofonica che “la Figc fa schifo”, riguardo alla mancata convocazione di Balotelli in Nazionale. E poi, ad un tabloid inglese, ricordando il cattivo rapporto di Zlatan Ibrahimovic, suo assistito, con Guardiola ai tempi del Barcellona, ha definito l’attuale allenatore del Manchester City “un cane…”, accusandolo di non avere dignità, coerenza, coraggio e valori. Ultimamente, Raiola sembra più violento verbalmente del solito, se consideriamo che per gli operatori di mercato, questa è una stagione piuttosto tranquilla e senza stress aggiuntivo.
L’INCHIESTA FISCALE – Ultimamente, il fisco olandese, secondo fonti di stampa, ha aperto un’indagine sulla movimentazione di giocatori assistiti da Raiola e sui loro contratti per un periodo che va dal 2014 al 2017. Dentro, ovviamente, c’è anche il Super Trasferimento di Pogba dalla Juve al Manchester United per 105 milioni di euro; una trentina dei quali finiti nelle tasche del ricchissimo Raiola che ha residenza a Montecarlo. Un’inchiesta che potrebbe allargarsi anche ad altri Paesi e ad altri campionati. Insomma, l’agente ha certamente passato tempi migliori da quando ha messo in piedi il suo impero. Sul quale adesso potrebbe cominciare a tramontare il sole. O comunque ad insinuarsi qualche ombra fastidiosa. Come la perdita di potere e di agganci in un club importante come il Manchester United, dove Raiola ha di recente perso Zlatan Ibrahimovic che ha risolto con qualche mese di anticipo il suo contratto per emigrare negli Stati Uniti ai Los Angeles Galaxy. Ma c’è di più: in estate, con lo United, Raiola rischia di trovarsi tra le mani la patata bollente di Paul Pogba, che Mourinho non vuole più allenare dopo le tante incomprensioni di questa stagione. Per questo, a livello mediatico è già iniziato il braccio di ferro tra l’agente e il tecnico, con la discesa in campo di terze persone e l’utilizzo di messaggi trasversali piuttosto espliciti: l’impressione però è che la guerra la vincerà il tecnico portoghese.
IL CASO DONNARUMMA – A gennaio Raiola aveva perso un altro pezzo forte della sua collezione al Manchester: l’armeno Mkhitaryan finito all’Arsenal in uno scambio con Alexis Sanchez. In estate perderà un altro aggancio prezioso dentro al Milan, con la probabile cessione di Gigio Donnarumma. La battaglia legale e verbale con il club dei cinesi ed in particolare con il diesse Mirabelli non sembra più sanabile – Raiola spinge per la cessione del suo assistito, vuole portarlo al Paris St Germain che in questo momento è l’unico club potenzialmente interessato a fare una valutazione seria ed attendibile del giovane portiere, anche per tenere buono Raiola sull’ennesima richiesta di rinnovo per Verratti, suo neo assistito dopo il recente “scippo” allo storico manager Di Campli. La politica delle spallate e del muro contro muro a tutti i costi, delle commissioni salatissime chieste ai club, sta chiudendo parecchie porte al buon Mino: Florentino Perez, presidente del Real Madrid, sarebbe anche interessato a valutare l’acquisto di Donnarumma, ma, raccontano sul mercato, non vuole trattare con un tipo come Raiola.
In Italia l’agente italiano ha ancora buoni rapporti con la Juve, dove in estate ha trasferito Matuidi dal Paris St Germain e con il Sassuolo dove ha portato Babacar dalla Fiorentina. Ma il resto gli è abbastanza precluso: il Napoli di De Laurentiis, dove Raiola cerca di assistere Insigne senza uscire allo scoperto perché, fino a fine stagione, il giocatore è vincolato ai vecchi agenti e ci sono in ballo penali altissime; l’Inter di Suning, il Milan attuale, dove al momento gli rimangono solo Donnarumma (per poco perché è stato preso Reina) e Bonaventura tra i titolari. La Roma, di recente, a Raiola ha detto di no alla proposta di Balotelli per la prossima stagione. Oltretutto, sembra che non sia affatto vero quello che sostiene l’agente sull’attaccante del Nizza, ovvero che Balo partirebbe a titolo gratuito perché in scadenza di contratto; ci sarebbe invece un indennizzo di 10 milioni di euro in favore del club francese, fissato su una scrittura privata in estate attraverso un accordo tra le parti.
Paolo Bargiggia