Roma, 9 giu – Donald Trump incriminato per le “carte segrete” sottratte dalla Casa Bianca. E il tycoon, in difficoltà da mesi per questioni giudiziarie più o meno insistenti, replica con durezza ad una situazione che per lui si complica, a meno di due anni dalle elezioni presidenziali del 2024.
Trump incriminato
Le accuse riguardano le cosiddette carte segrete conservate a Mar-a-Lago e sottratte dalla Casa Bianca. Ed è lo stesso Trump a parlarne, dalla posizione di incriminato, annunciando di essere stato convocato per martedì al tribunale di Miami. Sette i capi d’accusa a cui è chiamato a rispondere. La replica dell’ex presidente, ovviamente, non si è fatta attendere: “Questo è un giorno buio per l’America, siamo un Paese in serio e rapido declino”, ha detto, definendo la situazione come la “bufala degli scatoloni” nata solo ed esclusivamente per “interferire nelle elezioni”. “Vanno contro un presidente popolare”, dice, aggiungendo che “questa è un’interferenza nelle elezioni al livello più alto. Sono un uomo innocente. Vogliono distruggere la mia reputazione perché vogliono vincere le elezioni”. Lo speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, sta dalla sua parte, definendo “inconcepibile per un presidente incriminare un candidato che lo sfida. Joe Biden ha tenuto documenti classificati per decenni”.
Primo caso nella storia
Donald Trump è in assoluto il primo ex-presidente della storia degli Stati Uniti d’America ad essere incriminato a livello vederale. Il New York Times afferma che le accuse al tycoon mettono gli Usa in “una posizione straordinaria, dato che Trump non solo è un ex presidente ma è anche il front runner alla nomination repubblicana alle elezioni 2024 che potrebbe trovarsi ad affrontare Joe Biden, la cui amministrazione sta ora cercando di incriminarlo”.
Alberto Celletti
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Per i nazidem è tutto ok…
[…] Il Primato Nazionale – Roma, 14 giu – Donald Trump si dichiara non colpevole dello spaventoso numero di capi di accusa rivolti contro di lui: ben 36, […]