Yale, 30 gen – Per decenni, il corso di storia dell’arte della Yale University, che copre l’evoluzione dell’arte dal 1300 ad oggi, è stata una delle offerte formative più popolari del dipartimento. Ma la prestigiosa università statunitense ha deciso di eliminarla, come parte di una revisione più ampia, a seguito di lamentele sul fatto il corso promuoveva un canone “occidentalmente bianco” a spese di “altre narrazioni”.
Un approccio “olistico”
“Introduzione alla storia dell’arte: dal Rinascimento al presente” verrà insegnata per l’ultima volta questa primavera. L’istruttore del corso, il presidente del dipartimento di storia dell’arte Tim Barringer, utilizzerà lezione finale per dimostrare l’importanza di adottare un approccio più “olistico” all’argomento, secondo lo Yale Daily News. “Voglio che tutti gli studenti di Yale abbiano accesso e si sentano sicuri nell’analisi e nel godimento delle opere fondamentali della tradizione occidentale”, ha scritto Barringer in un’e-mail al notiziario degli studenti.
Come parte del programma di questo semestre, che esaminerà l’evoluzione dell’arte in relazione a “domande su genere, classe e razza”, Barringer chiederà agli studenti di presentare saggi che sostengano l’inclusione di un’opera che attualmente non fa parte di il canone. Il corso mantiene il titolo ufficiale, ma in classe il professore si riferisce ad esso come “Introduzione all’arte occidentale”.
Via l’Egitto, si all'”arte decorativa globale”
Barringer ha rifiutato di commentare ulteriormente la decisione del dipartimento artistico, ma il sito Web del dipartimento offre un po ‘più di comprensione sulle “correzioni” operate. Tre corsi di arte, uno dedicato all’antico Medio Oriente e all’Egitto, uno all’arte europea pre-rinascimentale e uno all’arte europea e americana dal Rinascimento ad oggi saranno sostituiti con altri corsi da nomi del tipo “Arti decorative globali”, “L’arte della via della Seta” e “Arte della rappresentazione” (ovvero di come le minoranze etniche e culturali sono state rappresentate nella storia dell’arte).
Le critiche dei conservatori
La decisione del dipartimento di arte di Yale ha suscitato una bufera di opinioni negative, in particolare tra i conservatori che la percepiscono come un disservizio per gli studenti che cercano un corso dall’ampio respiro, e che invece vengono penalizzati da offerte più specializzate al solo scopo di parlare di più di minoranze che, gioco forza, dal 1300 fino almeno al 1900 hanno avuto ben poca voce nell’arte occidentale.
Ilaria Paoletti
5 comments
arte “trascinante”….
https://m.youtube.com/watch?v=xbaPIBZgGsY
Accanto a Tiziano, Raffaello e Leonardo, finalmente anche i grafitari! Bravissimi!
Cioè , sti COGLIONI ci raccontano che esiste ARTE altrove ????
e DOVE ci sarebbe in Africa una Cappella Sistina ??? ed il dipintore sarebbe ????
MiCULangelo BuonoROTTI ????
In Asia ….. ni , più decori di MANIERA che ARTE , e comunque privi di “storicizzazione” ,
senza un VERO Artista/Autore . Più “verniciatori” che “dipintori” ……
L’ ARTE é ARTE o NON è ….. vedi Cattelan “contemporaneo” …. infatti si parla di Storia ,
non di Aste Milionarie …..
van gogh NON vendette MAI un quadro …… a già , era bianco , ARIANO , e magari pure razzista ….
Sono curioso di vedere le IMPERDIBILI opere dei BingoBongo illustrate a Yale !!!!!
Ma cosa puoi aspettarti da Barbari yankees ?????
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[…] di certo, anche alla luce di alcune clamorose decisioni prese dal rettorato, come quella che eliminava tre corsi di arte, – uno dedicato all’antico Medio Oriente e all’Egitto, uno all’arte europea […]