Roma, 7 feb – L’embargo che la Siria subisce da dodici anni è un’enorme zavorra per gli aiuti umanitari, quanto mai necessari adesso a causa del devastante terremoto che ha colpito vaste aree della Repubblica araba e della Turchia. Non serviva questa tragedia per aprire gli occhi sulla vergogna delle sanzioni imposte dall’Ue, sulla falsa riga di quelle volute dagli Stati Uniti, per comprendere che qualunque cosa si pensi del governo di Damasco, ad essere colpita in questi casi è in particolare la popolazione, nella fattispecie già vessata da guerra e povertà. Su questo giornale, abbiamo più volte chiesto la revoca delle misure restrittive che durano dal 9 maggio 2011 con la Decisione 2011/273/PESC e sono state prorogate nel maggio 2022 dal Consiglio Ue fino al giugno 2023.
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Terremoto, revocare le sanzioni alla Siria
Il Consiglio dell’Unione europea ha specificato che le sanzioni “sono concepite per evitare di ostacolare la fornitura di assistenza umanitaria. Di conseguenza, l’esportazione di alimenti, medicinali o attrezzature mediche non è soggetta a sanzioni dell’UE e sono previste una serie di eccezioni specifiche per scopi umanitari”. In realtà l’embargo provoca tutta una serie di problemi logistici, tra scarsità di mezzi di trasporto, assenza di voli internazionali e difficoltà di accesso in Siria anche dal Libano per le organizzazioni umanitarie. Non a caso oggi a lanciare un appello per la revoca delle sanzioni sono sia alcune importanti associazioni cristiane che la Mezzaluna rossa.
“Riteniamo sia giunto il momento di sospendere le sanzioni per permettere ai soccorsi di giungere copiosi e il più rapidamente possibile, in aiuto alla popolazione stremata dalla guerra e dal sisma”, si legge in una nota della Comunità di Sant’Egidio. Allo stesso modo, il capo della Mezzaluna rossa siriana, Khaled Haboubati, in un discorso diffuso dall’agenzia Sana, invita “tutti i Paesi dell’Unione europea a revocare le sanzioni economiche contro la Siria”.
Come aiutare le popolazioni colpite dal terremoto
Segnaliamo ai lettori la bella iniziativa di Solid onlus che ha lanciato una campagna in favore delle vittime del terremoto al confine turco-siriano, “in collaborazione con la comunità ufficiale dei siriani in Italia”.
Eugenio Palazzini
6 comments
Era ora che qualcuno lo dicesse!!
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