Roma, 27 ago – La strage annunciata dell’Isis-K a Kabul – 90 morti, di cui 13 militari Usa – fa versare lacrime di coccodrillo al presidente Usa Joe Biden, che promette vendetta. Sono lacrime di coccodrillo perché Biden ha gestito in maniera catastrofica il ritiro del contingente Usa dall’Afghanistan, oggi in mano ai talebani. E’ per il disastro da lui creato che ora migliaia di afghani in fuga sono alla mercé degli attentatori, visto che le operazioni di evacuazione non sono gestite in sicurezza ma in fretta e furia. Perché i talebani vogliono che gli occidentali lascino il Paese entro il 31 agosto. Deadline che Biden vuole rispettare, a tutti i costi.
L’Isis-K rivendica gli attentati suicidi
Con i due attentati suicidi di ieri, rivendicati dall’Isis-K – così denominato perché è lo Stato islamico della provincia afghana del Khorasan – le operazioni di evacuazione sono state interrotte. Riprenderle e portarle a termine sarà a rischio e pericolo dei Paesi occidentali che non hanno ancora rimpatriato tutti i connazionali e i collaboratori afghani con visto. Intanto però Biden piange in tv e dice che l’Isis la pagherà. Questo quando l’intelligence Usa aveva lanciato l’allarme di un attentato proprio per la giornata di ieri. Una strage annunciata, che si poteva evitare, e che ora compromette ulteriormente la presidenza dem.
Biden piange in tv: “Gli daremo la caccia, la pagheranno”
“Quei soldati morti sono eroi che hanno perso la loro vita per salvare vite altrui. Sono la parte migliore dell’America, si sono battuti per i nostri valori. Abbiamo un dovere sacro nei loro confronti. Daremo la caccia a quelli che li hanno uccisi e la pagheranno. Li colpiremo con tutti gli strumenti, nel momento che sceglieremo noi”, assicura Biden. Il presidente ha ordinato ai vertici militari di “sviluppare piani operativi per colpire obiettivi dell’Isis-K, la leadership e le strutture. Risponderemo con forza e precisione, quando decideremo, in un luogo che individueremo e in una maniera che definiremo”, chiarisce.
Il presidente conferma il ritiro delle truppe Usa e le operazioni di evacuazione
Ma soprattutto Biden conferma che il ritiro dei circa 5mila militari Usa ancora in Afghanistan sarà ultimato. Così come saranno portate a termine le operazioni di evacuazione. “I terroristi dell’Isis non vinceranno, porteremo in salvo gli americani che sono lì. Porteremo fuori i nostri alleati afghani, la nostra missione andrà avanti”, afferma. “Nessuno si fida” dei talebani, “ma contiamo sul fatto che è nel loro interesse che noi possiamo lasciare il Paese” nei termini stabiliti. “Al momento non c’è nessun elemento” che lasci pensare ad una “collusione tra i talebani e l’Isis in relazione a ciò che è accaduto oggi e a ciò che ci si aspetta possa ancora accadere”.
Per il presidente dem è il momento peggiore del suo mandato, con i repubblicani che giustamente gridano all’impeachment. Dopo le continue critiche, anche da parte della stampa progressista, per il disastroso ritiro, ora, con 13 morti sulle spalle, per Biden si mette ancora più male.
Adolfo Spezzaferro
3 comments
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Ogni volta che vedo questa foto di Biden resto perplesso. E’ il crollo del homo faber? E’ sicuramente da copertina!